Sarri, le domande bollenti che nessuno ha fatto: lo scandaloso Orsato, i 37 scudetti ed il grande rifiuto ad ADL

Sarri si presenta come nuovo tecnico della Juventus: distrugge il Sarrismo e dribbla le domande sugli arbitri raccontando qualche bugia
20.06.2019 15:27 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
Sarri, le domande bollenti che nessuno ha fatto: lo scandaloso Orsato, i 37 scudetti ed il grande rifiuto ad ADL
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(di Arturo Minervini) - C’eravamo tanti amati. Vero. Verissimo. Maurizio Sarri lo sa. Magari non ha provato quello che hanno provato i tifosi del Napoli, ma lo ha percepito di riflesso. Commette però un grande, gargantuesco errore quando afferma ‘Fischi o applausi saranno comunque un atto d’amore’ parlando del suo ritorno da avversario al San Paolo. I fischi che arriveranno, e stia pur certo che arriveranno, avranno una fonte diversa. È l’amore che raggiunge il suo polo opposto, raggiungendo il posto più lontano da un sentimento tradito. Non è odio, ma infinita delusione. E chi ti delude non puoi amarlo nemmeno un giorno in più.

Maurizio Sarri ha cambiato bandiera. Ha svenduto la sua ideologia, colorato di bianco nero la sua mente, si è schierato subito come un buon soldatino come impone la recita juventina. Sarri è paragonabile ad un Giorgio Mastrota che, dopo aver venduto pentole e materassi per anni esaltandone le qualità, andasse in televisione confessando di aver sempre reclamizzato patacche. La credibilità e la coerenza sono valori con cui non è possibile negoziare, che non accettano compromessi. Il vestito da rivoluzione Sarri se lo è cucito addosso con gli slogan, le frasi ad effetto, le conferenze con le parolacce e gli attacchi ai poteri forti. Poi, al primo giorno da juventino, già compie una clamorosa inversione ad ‘U’ sulla questione degli aiuti dati a quelli che hanno le maglie a strisce. 

Inutile soffermarsi sulla sconvolgente passione di un uomo costretto a rinnegare tutto quello che era stato su temi come ‘il dito medio’ mostrato ai tifosi della Juve, la sua irrinunciabile tuta (almeno prima di oggi) o sul Sarrismo da lui alimentato nel tempo.. Perchè, ad esempio, non spiega i motivi che lo portarono a prendere tempo con De Laurentiis che si era fiondato fino a casa sua per proporgli un ricco rinnovo? Cosa o chi c'era dietro? Resta qualche perplessità sulle domande poste all’ex tecnico del Chelsea, che attendono rumorose una risposta. Cinque domande, per l’esattezza, alle quale Sarri sarà chiamato presto a rispondere (speriamo non si debba attendere il suo arrivo a Napoli per la sfida del San Paolo).

Pensa che la Juventus abbia vinto con merito lo scudetto dello scorso anno?

Cosa intendeva realmente con la frase ‘Scudetto perso in albergo’?

Come valuta la direzione arbitrale di Orsato in Inter-Juventus dello scorso anno?

Crede ancora che la Juve fosse sistematicamente favorita dalla Lega nella scelta di anticipi e posticipi?

Come risponde alle voci di un suo incontro con la Juventus già nella primavera del 2018, quando allenava il Napoli che contendeva lo scudetto proprio alla Juventus?

Quanti sono gli scudetti della Juve: 35 o 37? Nel caso fossero 35, non prova vergogna a giocare in uno stadio che ne espone 37? Nel secondo caso, non ci sarebbe più nulla da aggiungere.