Se vi chiederanno cosa vuol dire amare, raccontate la storia di quel numero 7

07.07.2020 18:57 di Carmine Ubertone Twitter:    vedi letture
Se vi chiederanno cosa vuol dire amare, raccontate la storia di quel numero 7
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© foto di Alessandro Garofalo/Image Sport

(Di Carmine Ubertone) Nulla è per sempre, ma questo non significa che non si possa lasciare un segno in eterno. E’ il caso di Jose Maria Callejon, entrato di diritto a far parte della storia del Napoli. 341 presenze, 82 gol, corsa, sacrificio, gioie, lacrime e quel movimento a scattare sul filo del fuorigioco, da inserire nei manuali del calcio. Lo spagnolo non ha bisogno di presentazioni, ora che l’avventura con la maglia del Napoli sembra essere al capolinea, ecco prevalere la malinconia. Non si può smettere di amare all’improvviso chi ci ha regalato emozioni.

Dotato di un’intelligenza tattica fuori dal comune, attaccante, centrocampista e difensore: uno così non esiste nel mondo, come quelle cose rare che non sai spiegare. Contro la Roma l’ennesimo gol col suo marchio di fabbrica: movenza alle spalle della difesa avversaria e il portiere costretto a raccogliere il pallone da dentro la porta. Ormai ci si è fatta l’abitudine, quasi non fa più notizia, ma se addio sarà, ci mancherà maledettamente ogni singolo passo di quel movimento perché per scoprire che siamo innamorati, spesso, bisogna che arrivi il giorno della separazione. Professionista unico, mai una parola fuori posto, l’eleganza del silenzio, la delicatezza di spendere corpo e anima per i colori azzurri: questo è Jose, uomo vero, prima che grandissimo calciatore.

Ci imponiamo tante volte di non aspettarci niente, ma nel cuore, in realtà, la speranza non si spegne mai. La situazione contrattuale dello spagnolo parla chiaro, è quasi una sentenza, ma il desiderio di un rinnovo, ancora esiste. Nel caso fosse veramente addio, non ce n’è uno più dolce di quello consapevole. Di quello che si porta via il futuro col magico disincanto di non avere rimpianti. Se un giorno vi chiederanno cosa vuol dire amare, raccontate la storia di quel numero 7, di quello spagnolo dal volto triste entrato nei cuori di tutti i tifosi azzurri.