Babbo Natale viene dal Belgio. Mertens poker nel festival azzurro. Da evitare le solite amnesie difensive

18.12.2016 17:06 di Francesco Molaro Twitter:    vedi letture
Babbo Natale viene dal Belgio. Mertens poker nel festival azzurro. Da evitare le solite amnesie difensive
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

La stella cometa accompagna Mertens verso il Natale, il belga è come Babbo Natale per i tifosi azzurri, sfodera gol e regala i tre punti. Peccato per qualche errore di troppo in difesa con un Reina non impeccabile e quelle solite amnesie difensive che possono essere letali. Ma oggi era importante superare un Torino mai domo che ha provato a giocarcela sempre. Ma facciamo un passo indietro...Primo tempo perfetto, stellare, spumeggiante. Tre gol e Toro 'matato'. Eppure Sinisa era venuto per il punticino e voleva chiudersi un po' ma la sua difesa forse non aveva capito il tipo di partita che doveva svolgere. A cambiare i piani del Torino ci pensa Dries Mertens e non certo solo lui. La banda bassotti lì davanti crea, disfa e ricrea. Azioni veloci, giocate di fino e finalmente anche tanta concretezza. Si perché oramai Mertens sembra essere un attaccante puro e le due ali spingono forte per lui. Callejon e Insigne inventano e il folletto belga segna.

Anche su rigore, si avete sentito bene su rigore. Mertens atterrato in piena area e Doveri fischia il penalty che il belga segna. Il Torino? Non pervenuto o quasi, annichilito dal gioco perfetto si un Napoli che fisicamente è tornato al top. Nella ripresa il Napoli si siede un po' e il Torino si risveglia anche se per poco. Lo schiaffo di Belotti risveglia il Napoli e mette le ali al conte Vlad che inizia un azione e la chiude segnando un gol da attaccante puro, in mezzo le giocate di Mertens e Callejon. 4-2 finita? No macché a mettere l'ennesima ciliegina sulla torta ci pensa Mertens, si ancora lui con un lob incredibile, una giocata pazzesca che supera Hart. Il Napoli però è in vena di regali ed ecco che arriva anche l'errore di Callejon spinta in utile in area, Doveri che non gli sembra vero ed ecco il penalty che Iago Falque sigla. Il finale è strano con il Napoli che prova ad amministrare ma quando scende sotto ritmo non riesce a giocare come sa. Importante era chiudere, importante era vincere, superare il Milan e avvicinare la Roma. Però ora testa alla Fiorentina perché non bisogna mollare un centimetro e arrivare al Natale in posizione buona per spiccare nel 2017 il volo verso quello che il Napoli merita.