Benevento sommerso dai gol. Sarri lancia il segnale. Mertens cannibale

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Quattro su quattro e primi in classifica anche se solo per differenza reti. Il segnale è chiaro: il campionato prima di tutto. Prima anche delle polemiche e delle chiacchiere da bar. Prima perché l'Inter e la Juve non scherzano. Insomma prima di ogni cosa perché quel patto esiste. Le streghe invece dovranno leccarsi le ferite e ripartire perché no contro la Roma mercoledì. Ma riviviamo la gara.
Impatto devastante del Napoli sul Benevento che sembra l'agnello da sacrificare all'altare delle polemiche e del turn-over. Quattro gol in 45 minuti e partita in ghiaccio già al 3 minuto con Allan che crea, passa e segna con l'aiuto di Mertens.

La gara scivola via senza problemi e con un Benevento già rimaneggiato che perde pezzi. Insigne, Mertens e Callejon non sbagliano e c'è poco altro da dire tranne che solo Hamsik non riesce a partecipare alla giostra del gol. La ripresa scorre senza troppi patemi. Sarri mette Giaccherini per far rifiatare Insigne. Mertens, per ben due volte, non molla niente e non cede ne a Jorginho ne a Hamsik il tiro dagli 11 metri. Sprazzi e flash di un secondo tempo che ha poco da chiedere. Entrano anche Ounas e Rog e manca solo il gol del capitano che finalmente fa 90 minuti e anche questa è una notizia.
Sarri ha dato un segnale ma, forse oggi, si poteva anche giocare veramente con solo le seconde linee contro una squadra che dispiace dirlo, deve iniziare a trovare la cattiveria giusta per salvarsi se no saranno guai. Vincere era l'obbligo, convincere era importante ma dilagare è servito solo per lo spettacolo e ad onorare una partita contro gli amici di Benevento.