L'editoriale di Silver Mele: "Napoli già nella storia, ora sfida al potere per sognare! In cassa 40mln e domenica la Juve: solo Higuain e co. avranno un obbligo..."

Con un cuore grande così e una voglia matta di crederci, fino all’ultimo secondo utile di un campionato straordinario. Che è già storia per il Napoli, indipendentemente dagli umori ballerini di quei tifosi, o parte della critica, che vorrebbero legare ad un titolo giudizi e sentenze. L’impresa di Sarri è nel conio del marchio: provare a contrastare il potere, quello che storicamente rappresenta la Juve, con la forza delle idee. Lo sbandierava nel ritiro dimarese e con coerenza estrema il tecnico è riuscito a coinvolgere l’intero gruppo, granitico, nella convinzione che tutto può ancora succedere. A cinque giornate dalla fine il Napoli è lì, in scia alla Vecchia Signora, pronto ad andare a Torino per giocare la super sfida senza snaturarsi. Perché non è tempo di aver paura dopo che si è corso a velocità folle, al punto da destinare le aspiranti terze a distanza siderale. Il secondo posto matematico e la Champions diretta valgono in anticipo alle casse societarie oltre 40 milioni tra premio partecipazione, market pool e ranking storico.

Ma ora, in questi tre giorni d’attesa, nella visita programmata domenica sera all’Allianz Stadium c’è molto di più. Innanzitutto il sogno di un intero popolo, lo stesso che ha accompagnato in maniera furiosa il Napoli a rimontare l’Udinese, di trasformare in incubo l’annata bianconera, fino a rovesciare la classifica. Proprio come riuscito al Crotone di Simy, novello Ronaldo, in barba ai 57 punti di differenza che non potevano far immaginare allo Scida una sfida alla pari. Vogliono divertirsi Sarri e i suoi ragazzi, possono davvero farlo oggi, in questa condizione mentale che non gli impone l’obbligo della vittoria. Quello è tutto sulle spalle di Higuain e soci, della Juve che può permettersi di investire 40 milioni per destinare alla propria panchina un fenomeno come Douglas Costa. E’ in questa proporzione che si concretizza la straordinarietà dell’impresa del Napoli: aver tenuto aperto il duello con il potere, riscattando la valenza dei sogni per evitare la noiosa attesa del finale che era stata propria delle ultime annate. Ecco perché Sarri e i suoi ragazzi hanno già vinto: titolo virtuale o del cuore che non può e non deve escludere a questo punto lo sprint verso la leggenda.