Napoli da schiaffi. Un pareggio che suona come una sconfitta. Sassuolo partita da record

31.03.2018 20:25 di Francesco Molaro Twitter:    vedi letture
Napoli da schiaffi. Un pareggio che suona come una sconfitta. Sassuolo partita da record
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Si infrange un sogno, si pareggia una gara incredibile per colpa di un brutto Napoli. Qualcosa non funziona più, e da tempo. I campanelli d’allarme erano suonati ma forse qualcuno non se ne era accorto. Un Napoli da schiaffi, potremo chiosare così la prima frazione di gioco. Ci aggiungiamo che gli azzurri non solo sprecano tanto ma sembrano sulle gambe e il Sassuolo, vestito a festa, ci mette il suo. Rabbiosi i neroverdi che dopo aver scampato un paio di pericoli passano anche in vantaggio. Politano propio lui che approfitta della solita dormita dopo il palo che aveva salvato Reina. Il Napoli non reagisce subito e quando reagisce sbaglia tantissimo. Insigne e Callejon non riescono a superare Consigli che si supera in due occasioni. Il tempo passa e il Napoli nervoso non riesce a trovare giocate degne di un Sassuolo che gioca la solita partita della vita. Cattiveria e concentrazione che stranamente non vediamo in altre gare. La ripresa è uno sperpetuo in tutti i sensi.

Una Via Crucis con il Napoli che non riesce ad imbastire il suo gioco e il Sassuolo che ne gode. Gli azzurri non tirano in porta quasi mai fino al 70’ e il Sassuolo che prova anche a raddoppiare. Sarri Mette anche Milik per un Jorginho assente. Il polacco ci prova anche ma è impreciso. Esce Mertens claudicante, entra Hamsik. Il Napoli spinge il Sassuolo si chiude. Ma il Napoli è sterile e solo un autorete trova il pari. Callejon si prende il merito ma poco conta. Il finale è convulso, nessuno riesce a prendere le redini in campo. Sarri mette Diawara, personalmente mi chiedo cosa serve tornare 4-3-3 quando devi vincere, il Sassuolo chiude tutti gli spazi e non c’è più nulla da fare. Ora tutto diventa difficile, tutto diventa impossibile soprattutto se fai degli errori così grossolani. Guardiamo avanti con la consapovolezza che per vincere serve ancora tanto, in termini societari e tecnici.