Spazzato via il tabù preliminare. Lezione di calcio a Nizza e poteva finire in goleada

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Si vola in Champions, si va ai gironi e sarà la solita fantastica giostra. Dopo anni una squadra italiana supera il preliminare che era diventato un vero tabù. Questa squadra ha tutto per diventare grande, cadono i record, si sfatano i tabù, si vincono le partite in casa e in trasferta. Il Nizza non era squadra facile al sorteggio ma non ha certo brillato in questo preliminare. Ma facciamo il solito passo in dietro e analizziamo la prima parte della gara. Dominiamo ma non chiudiamo, non abbiamo il colpo di grazia che chiuderebbe una gara che non ha storia. Il Nizza nel primo tempo si affida sempre e solo a Saint Maximin. Balotelli e Snajder sono fuori forma e si vede. Il Napoli potrebbe veramente chiudere tutto nella prima mezz’ora e nei 45 minuti potrebbe essere anche goleada. La giocata giusta però non arriva. Il Napoli sembra imballato, le gambe non girano al momento della conclusione, mentre nel possesso palla e anche nei recuperi gli azzurri sembrano giganteggiare.

Il Nizza sbaglia tanto, il Napoli recupera anche le palle che servono a ripartire ma poi quando si arriva al dunque i ragazzi di Sarri si sciolgono. In difesa il Napoli contiene bene e Reina è quasi inoperoso. Koulibaly è un gigante e Albiol controlla tutto. È un primo tempo che potrebbe dare il vantaggio al Napoli con giocate di Insigne, Mertens e Callejon, ma anche di Allan e Jorginho ma per colpa nostra, senza voler accusare nessuno, la palla non entra. La mole di gioco del primo tempo viene premiata nella ripresa. Giocata da manuale, Insigne per Hamsik che vede Callejon sul secondo palo e palla in rete. Vantaggio meritato che potrebbe essere raddoppiato in altre giocate degli azzurri in un secondo tempo che vede i padroni di casa almeno provarci in maniera più ficcante ma poco succede. I limiti del Nizza si vedono anche se il Napoli ha tutti i meriti di una partita per lunghi tratti dominata. Il finale è gloria anche per Insigne che insacca il doppio vantaggio che forse resta sempre troppo poco per le occasioni avute in tutte e due le gare. Ora testa al campionato e godiamoci la Champions e la musichetta alla faccia di gufi e gufetti.