Allegri insiste sulla frase a Bernardeschi: "Chi si offende non è intelligente, la Fiorentina non è la Juve"

Intercettato da TMW e RMC Sport dopo la vittoria dell Panchina d'Oro 2017/2018, il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato così del momento bianconero
12.11.2018 15:22 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Allegri insiste sulla frase a Bernardeschi: "Chi si offende non è intelligente, la Fiorentina non è la Juve"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Intercettato da TMW e RMC Sport dopo la vittoria dell Panchina d'Oro 2017/2018, il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato così del momento bianconero: "Vincere non è la normalità ma è una cosa straordinaria. Adesso non si raggiungono gli obiettivi, ma si creano i presupposti per arrivare a marzo nelle migliori condizioni. A marzo poi dovremo essere in lotta per il campionato, dobbiamo riniziare a giocare la Champions anche se bisogna ancora passare il turno, e poi abbiamo coppa italia e supercoppa. Bisogna farsi trovare pronti nel momento che conta, ora non conta niente. La mia frase rivolta a Bernardeschi ("Non sei alla Fiorentina")? Mi sono reso conto che alcuni se la sono presa. Firenze è una città meravigliosa, i fiorentini sono meravigliosi, sono anche toscano quindi molto legato. Ho detto una cosa normale, credo, ma senza mancare di rispetto alla Fiorentina: già in un'altra trasmissione dichiarai che per i giocatori che arrivano da squadre cosiddette medie - che lottano dal quarto/quinto posto al decimo posto - l'importanza di ogni pallone è diverso.

Credo sia una cosa normale. Prendersela o offendersi per una cosa del genere non è da persone intelligenti. Su questo mi sembra di essere stato molto onesto: alla Juve ogni pallone significa perdere o vincere una partita e di conseguenza perdere o vincere un campionato, nella altre squadre se perdi o vinci una partita in più non succede nulla. Gli allenatori toscani sempre protagonisti? Forse perché veniamo dal mare, il salmastro ci tiene un po' più svegli. In Toscana ci arrangiamo, credo sia una dote importante. E voglio sottolineare anche per il percorso che tutti hanno fatto, tutti cresciuti dalla Lega Pro o Serie C. Personalmente, ad esempio, ho avuto esoneri che mi hanno fatto crescere".