Ssc Napoli, Grassani spiega: "Koulibaly ha provato vergogna, il suo intervento in corte d'Appello mi ha colpito in due punti"

Le sue considerazioni
19.01.2019 14:43 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Ssc Napoli, Grassani spiega: "Koulibaly ha provato vergogna, il suo intervento in corte d'Appello mi ha colpito in due punti"
TuttoNapoli.net

Queste le parole dell’avvocato Mattia Grassani, intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “Non va tanto bene, ma cerchiamo di ripartire. E’ stato un dibattimento sereno, secondo quelle che erano le nostre sensazioni di grande comprensione, e non solo sotto il punto di vista umano. Quando abbiamo opposto che l’arbitro Mazzoleni nel suo referto non ha speso una parola di quanto accaduto all’80’, ovvero che oltre all’applausi ed al fallo, l’arbitro non ha fatto parola sui cori razzisti da parte di buona parte dello stadio che hanno scatenato l’applauso che altrimenti non sarebbe mai partito, ebbene quando abbiamo creato questo collegamento sembrava che la corte avesse colto questa successione di eventi. Siamo andati via dall’aula con la convinzione che il messaggio fosse stato condivido, poi troviamo nella sentenza che l’applauso di Koulibaly è strettamente collegato al fallo e l’ammonizione. Il danno grosso l’ha subito Koulibaly in quella partita.

Cosa dice Koulibaly? Quando siamo usciti i visi e le impressioni, le aspettative di tutti noi compreso il direttore della Comunicazione Nicola Lombardo, erano di grande fiducia. Eravamo andati a discutere un tema di fondamentale importanza, ma l’atteggiamento e le sensazioni erano tutti nella direzione di aver capito l’eccezionalità. De Laurentiis? Era molto molto alterato, non era in previsione un epilogo di questo genere, la sua posizione era dura e rigida. Il caso Koulibaly non può finire qui, non può tornare tutto come prima, c’è una sanzione pesante sullo stadio di San Siro, tutte le voce in ambito nazionale ed internazionale non possono ruotare attorno al collegamento applauso-cori o applauso-fallo.

Koulibaly l’ho conosciuto ieri mattina personalmente, non avevo mai scambiato una chiacchiera con lui, entrati in aula Koulibaly avrà parlato dieci minuti come tempo a lui assegnato, nella parte in cui ha parlato il giocatore credo siano state lezioni a tutti quelli che c’erano presenti, ai giudici ed a lui. Se devo estrapolare due frasi, la prima è quando lui ha specificato come a seconda della partita, oltre al lato tecnico, si prepara mentalmente, e siccome lui sa che può essere oggetto di alcuni atteggiamenti da parte dei tifosi, quando lui va su certi campi allora si crea una corazza, isolandosi da tutti l’ambiente esterno. Lui ha sottolineato che a San Siro questo problema non c’era mai stato, si era preparato solo sull’aspetto tecnico-tattico, e quando la palla arrivava a lui si è sentito ricoperto di quei “buu” che lo hanno lasciato sprofondare in un momento di vergogna. Il secondo è quando ha dovuto spiegare alla mamma ed ai suoi amici che durante quella gara, trasmessa in tutto il mondo, il perché si era lasciato andare a quel gesto, lui ha detto quasi che aveva paura di cosa dire a sua madre, quasi avesse paura del giudizio di sua madre.