Il Roma - Lozano come Vargas? ADL non vuole rimetterci soldi ed ora vuole rivalutarlo

10.04.2020 11:10 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: di Gianfranco Lucariello per 'Il Roma'
Il Roma - Lozano come Vargas? ADL non vuole rimetterci soldi ed ora vuole rivalutarlo
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Messico e nuvole, la faccia triste dell’America, il vento suona la sua armonica, che voglia di piangere ho…, così cantava quel fenomeno di Enzo Jannacci che intonava uno dei suoi pezzi incantati su note melodiose e che a distanza di un po’ di anni sembra confezionato su misura per un bandoleros del Messico di oggi, senza cappellaccio a falde larghe e guitaritas tra le braccia, il muchacho triste Hirving Lozano, meglio o anche più noto come il Chucky: reggetevi forte forte, uno dei migliori talenti del calcio mondiale, a detta della Fifa – ed anche dei maggiori addetti ai lavori di palato fine – Fifa che l’ha insertito in una delle due squadre del Fut Birthay giunto all’undicesimo anniversario, l’evento celebrativo dell’organizzazione del football internazionale insieme con Mabppè, Hazard, Griezman, Rash Ford, Havertz, Muniain, Sissoko, Saint-Maxime, Djenè e Gartan, appena appena il fior fiore degli eroi del prato verde nella modalità online preferita dai videogiocatori di tutto il pianeta, un’alternativa al fantacalcio. E scusate se è poco.
È successo che a Napoli, dopo i fasti del Mondiale in Russia, dove Lozano è stato innalzato nel gruppo dei calciatori di caratura mondiale, beh qui nella squadra della città in riva al Golfo, passa quasi per un brocco – e non lo è - dopo aver fatto a cazzotti per averlo e speso la bellezza di 42 milioni di euro per il suo cartellino e un’altra cifra blù per l’ingaggio con un contratto fino al 2024. Tra l’altro il Napoli lo preferì a Pepè, la trottola più veloce del mondo, sotto la garanzia di Carlo Ancelotti, accontentato dal presidente De Laurentiis, nella scelta giurata mano sul fuoco del superdecorato timoniere ora all’Everton. Un flop il “muchacho”, malgrado la sua classe e le sue buonissime indiscutibili doti tecniche, perdute e dimenticate nella confusionaria giostra volante dei ruoli della prima linea azzurra pre-Gattuso: banale il rendimento del Chucky, appena due gol (21 milioni a rete) nel girovagare tra panchina e apparizioni sul terreno di gioco. Lozano come Vargas?, l’incompiuto miglior giocatore dell’America Latina, svanito nel nulla dei prestiti e parziali cessioni determinate dal Napoli per evitare di inserire il suo costo nel capitolo delle perdite di bilancio.

Non sarà così per il Chucky, non se ne parla nemmeno, da quest’orecchio il patron non ci pensa affatto, tanto è vero che – prima dell’esplosione della sciagura coronavirus – il messicano era stato inserito nella lista dei partenti con la sua valutazione fissata allo stesso prezzo dei soldi spesi per il suo acquisto. Ma la situazione con il calcio e il calciomercato fermi, è totalmente cambiata, e chi adesso si è fatto avanti per Lozano ha fiutato l’affare e offerto tra i 15 e 20 milioni sudati per averlo. Manco a dirlo né a sentirlo, Adl ha puntato i piedi, non vuole e non può rimetterci un euro. Oggi come oggi la “pratica Lozano”, il patron l’ha consegnata nelle mani di Gattuso, per il recupero totale del giocatore rimesso a pieno titolo nella rosa azzurra. Insomma Lozano da prossimo probabile partente è diventato per il Napoli un calciatore insostituibile. Altre soluzioni non ne esistono se non quelle del prestito con diritto o obbligo di riscatto. Di qui non si scappa, la “Ditta Napoli” non regala niente a nessuno. Chiaro?