100 milioni che mandano tutti in confusione: tifosi, giornalisti, economisti e papponisti

11.01.2019 18:18 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
100 milioni che mandano tutti in confusione: tifosi, giornalisti, economisti e papponisti
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

(di Arturo Minervini) - Finito il tempo della radiolina, è ormai arrivato quello della calcolatrice. C’è stato un tempo, che pare ormai così lontano, in cuu il calcio era suggestione, fantasia, immaginazione ben oltre la soglia della realtà. Una voce da un piccolo altoparlante era l’architetto di un mondo fantastico che prendeva vita dinanzi agli occhi, una realtà parallela che riusciva ad accendere la passione come poche altre cose. Era il pallone di tutti e di nessuno, quello raccontato più che visto. Quello immaginato per chi non poteva permettersi con continuità di andare allo stadio. Quello dei campioni che si confondevano con l’ombra del proprio mito e che, eppure, restavano impressi nella memoria collettiva molto più di quelli super pubblicizzati di oggi.

Ora tutto è cambiato, anche i ruoli che si fondono e si sbiadiscono. Tra le voci più fitte di questi giorni c’è quello di un Psg pronto a fare una corte serrata ad Allan, spingendosi su soglie milionarie che potrebbero anche andare in tripla cifra. Cento milioni, come il famigerato ‘Milione’ di Così Parlo Bellavista’ a riecheggiare dentro ai bar e nelle discussioni reali e virtuali. Cosa ci fareste con quella cifra? Chi comprereste? Lo cedereste Allan ai francesi? Se ne parla, giustamente, ma è interessante notare anche come sia cambiato l’approccio.

Sostenitori, ma anche un pochino ragionieri. Il tifoso di oggi non è più quello di un tempo, almeno una parte di questi. C’è chi crede che certe cifre possano anche imporre il sacrifico di uno dei calciatori più amati, in nome del fatturato che deve aumentare e che può permettere di reinvestire. Aspetto sociale interessante, in un calcio che ha trasformato i bilanci in una parte che in qualche modo diviene motivi di interesse da parte dei tifosi. Romanticismo sopito, razionalità che diventa per alcuni il primo criterio da seguire. Con buona pace di chi pensa che i tifosi debbano tifare per le emozioni, non per i conti del club.

I papponisti. La corrente di pensiero, da sempre presente dall’avvento di Aurelio De Laurentiis. Altra prospettiva che fotografa la situazione di Allan, con il timore che questa operazione possa far parte della volontà di cedere i pezzi migliori e poi ripartire. Considerazione che spesso non ha trovato conferma nella realtà, perché chi è andato via lo ha fatto perché ha voluto farlo: da Lavezzi a Cavani fino alla partenza nella notte di Higuain. Anche nella questione che riguarda Allan a decidere la questione sarà la volontà del calciatore, perché il club non pare intenzionato a cedere uno dei suoi punti di forza nella parte decisiva della stagione.