Farsa VAR, il rimedio definitivo al calcio marcio: rendiamo pubbliche le comunicazioni tra gli arbitri

05.12.2018 17:46 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Farsa VAR, il rimedio definitivo al calcio marcio: rendiamo pubbliche le comunicazioni tra gli arbitri
TuttoNapoli.net
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

(di Arturo Minervini) - È l’epoca della trasparenza, almeno chiacchierata ma poco applicata. Dove tutto deve essere lecito, per stroncare sul nascere ogni retro-pensiero. In un mondo che va in quella direzione, dove si pubblicano gli stipendi dei politici, il calcio italiano continua ad andare in una direzione ottusamente opposta. È un pallone gonfiato che non vuole perdere antichi privilegi, è il retaggio di un controllo quasi assoluto esercitato dai pochi sui molti.  Accade che qualcuno provi a soffiare sulla fiamma dopo che è stato scoperto il fuoco: questo è quello che accade con l’ingresso della tecnologia per favorire (sulla carta) il sistema calcistico e quello arbitrale.

La svolta epocale. L’introduzione del sistema VAR rappresenta un passo avanti importante e tornare indietro non avrebbe alcun senso. Resta però da compiere un ulteriore mossa rivoluzionaria: rendere questo strumento totalmente libero da condizionamenti umani. Un arbitro non può decidere cosa vedere e cosa non vedere, ma deve valutare tutto con la stessa scrupolosità, senza restare avvinghiato in questo protocollo che non è un altro che un modo per tutelare l’ Ancien Régime.

Tutto pubblico, tutto visibile, tutto trasparente. In un mondo del calcio che muove miliardi di euro in scommesse, biglietti, calciomercato, sponsorizzazioni e chi più ne ha più ne metta, non è possibile che certe gare vengano indirizzate/falsate in modo così chiaro, al punto che già in campo se ne ha la percezione. L’episodio in Roma-Inter che ha coinvolto Zaniolo e D’Ambrosio è solo l’ultimo in ordine di tempo di una serie di misfatti che, con un utilizzo semplificato del VAR, sarebbero stati evitati. 

Pubblicate le comunicazioni degli arbitri. Questa la nuova lotta da intraprendere. Come avviene, ad esempio, con le comunicazioni radio in Formula 1. Pensate quanto sarebbe interessante e rivelatori conoscere i dialoghi tra Orsato e Valeri nell’insanguinato Inter-Juve dello scorso anno. È questo l’unico modo per rendere più credibile questo sistema, per restituire agli appassionato la spensieratezza e cancellare la sensazione di non assistere ad un film col il finale già scritto da altri. Non è più tempo delle complicazioni, che servono solo a rendere meno chiaro uno sport che, oggi più che mai, ha bisogno di respirare aria nuova e dare una spolverata alle cattive abitudini. Sarebbe così semplice, perché non farlo?