Il nuovo tormentone bufala: dopo ‘Mertens a Crotone’ ecco ‘La colpa è sempre di Milik’

19.02.2019 20:47 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
Il nuovo tormentone bufala: dopo ‘Mertens a Crotone’ ecco ‘La colpa è sempre di Milik’
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

(di Arturo Minervini) - Il calcio vive di momenti, frasi che diventano icone, spesso ripetute fino allo sfinire. Talvolta, poi, accade che un concetto si affermi così tanto che venga dato per veritiero, senza avere molto fondamento. Lo scorso anno, ad esempio, era diventato virale il famigerato ‘Mertens a Crotone’ tirato in ballo da tutto il popolo Juventino per giustificare le malefatte degli arbitri in favore della Vecchia Signora. Quell’unico episodio dubbio, era stato trasformato nel presunto testimone degli errori che avrebbero avvantaggiato anche il Napoli nella corsa scudetto dello scorso anno.

Il calcio ha bisogno di slogan, di frasi da sbandierare come un credo. Quest’anno il protagonista del nuovo tormentone è Arek Milik, quello che segnerebbe solo contro le squadre piccole (lo stesso che al suo esordio al San Paolo aveva segnato una doppietta al Milan). Così, ogni volta che il Napoli gioca e magari non segna, il colpevole numero uno diventa sempre lui, il polacco che deve sempre dimostrare qualcosa a qualcuno. Sorte beffarda per uno che sta giocando la sua prima annata in maglia Napoli con continuità, tenendo medie realizzative da sogno, ma costretto ogni volta a espiare una sorta di peccato originale, la cui origine però non appare onestamente chiara.

L’Atalanta non è una big di questo campionato? In quello stadio anche la Juve è stata presa a pallonate, in quello stadio Milik ha segnato una rete meravigliosa per decidere la partita. Milik ha fatto con anche alla Lazio nell’andata e nel ritorno, mentre nella sfida con la Juve a Torino aveva giocato appena 29’. I veri problemi sono nati nella doppia trasferta di San Siro contro Inter e Milan, ma in quell’occasione le problematiche erano state più di squadra che nei singoli.

Quando il Napoli non va in rete, l’analisi di molti è semplicistica: non abbiamo un vero bomber. Sono gli stessi che esaltavano il polacco dopo le magie contro Atalanta, Cagliari e Lazio. Questione di equilibrio o di evidente squilibrio tra quello che si dice da una partita all’altra. Giudizi così emotivi, a tratti uterini, che non riescono ad inquadrare la questione con fedeltà. La stagione di uno reduce da due infortuni tremendi, con quei numeri, non può che essere più che positiva. Questo non vuol dire che ad Arek non si debba chiedere di più, ma chi pensa di aver ammirato il miglior Milik possibile si sbaglia. Ed anche tanto…