La lotta scudetto la tiene aperta il San Paolo: nelle ultime tre gare più di un dodicesimo uomo

19.04.2018 08:00 di Dario De Martino Twitter:    vedi letture
La lotta scudetto la tiene aperta il San Paolo: nelle ultime tre gare più di un dodicesimo uomo
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L'ha vinta il San Paolo. Ad alzare in cielo Albiol per il colpo di testa del 2-2 sono stati in 45mila, gli stessi che insieme a Callejon hanno dato a Milik il pallone del -4. Gli stessi che due settimane prima avevano dato lo slancio a Milik e calciato insieme a Diawara in un minuto di follia ed entusiasmo contro il Chievo. Gli stessi che, esattamente un mese fa, avevano alzato in cielo Albiol allo stesso modo di ieri, per la vittoria contro il Genoa. E' il San Paolo a tenere viva la lotta scudetto. Altro che dodicesimo uomo in campo, il pubblico di Napoli in questo scorcio finale di campionato è molto, molto di più. 

STANCHEZZA. Inutile girarci intorno. Nelle ultime gare non è lo stesso Napoli d'inizio campionato. Ieri s'è rivista un po' di brillantezza rispetto alle ultime uscite, ma anche qualche disattenzione in più del solito. Gli azzurri sono provati da una corsa folle con la Juventus. Una maratona disputata con i tempi dei centometristi in cui quelli in maglia azzurra corrono, sempre gli stessi, dall'inizio, mentre quelli in maglia bianconera riescono a rivitalizzarsi con una staffetta continua. E allora se la Juventus, non senza difficoltà e buchi nell'acqua, procede più tranquilla, il Napoli va avanzi con la forza dei nervi e con il cuore, che spingono gambe e mente quando non ce la fanno. 

IL SAN PAOLO E' LA BENZINA. In questa settimana lo hanno detto in tanti: è finita la benzina. Può darsi, ma Sarri ha un serbatoio di carburante che non smette mai di erogare, lo si trova aperto ad ogni ora del giorno e della notte, in ogni giorno della settimana, pronto a portare taniche di "oro nero" pure se la macchina è ferma in tangenziale, nei momenti più difficili e quanto ce ne è più bisogno. La spinta decisiva per lo sprint finale di campionato il San Paolo l'ha iniziata a dare il 18 marzo. Due settimane prima, con la sconfitta contro la Roma, il Napoli aveva visto la Juve passare avanti. L'improvviso stop a Ferrara dei bianconeri, però, rivitalizza il popolo azzurro. Tutti al San Paolo per Napoli-Genoa. Gara bloccata, sembra che il pallone non voglia entrare. Manca un quarto d'ora e il San Paolo salta sul primo palo insieme ad Albiol per tener viva la corsa. Il Napoli è stanco e nonostante la sosta, perde due punti a Sassuolo, mentre la Juve va a più quattro. La settimana successiva i bianconeri allungano a Benevento. Serve la risposta del San Paolo: c'è il Chievo. Gli azzurri vanno sotto. Poi ci pensa il ruggito del catino di Fuorigrotta a rifornire della benzina giusta gli azzurri, spinendo Milik e Diawara in gol per una domenica dalle mille emozioni. Il Milan di Gattuso è ostacolo difficile e a San Siro è un nuovo stop, la Juve ne approfitta e vola a più sei. Gli azzurri contro l'Udinese vivono qualche momento di black-out e così vanno sotto per due volte, senza subire il doppio svantaggio grazie ad un gioiello del capo-popolo Insigne. Poi al San Paolo arriva la notizia del pareggio del Crotone. Fuorigrotta si rianima. E' tutto lo stadio a dare la scossa al Napoli per ribaltare la partita, alzando in cielo Albiol per il 2-2, servendo insieme a Callejon il pallone del -4 a Milik. E' il San Paolo a tenere aperta la lotta scudetto, una lotta sempre più affascinante. La serie A, l'Europa intera, ringrazia.