Marek “bloccato” a tre passi dalla leggenda. Ma era giusto non tirare quel rigore

18.09.2017 16:39 di Mirko Calemme Twitter:    vedi letture
Marek “bloccato” a tre passi dalla leggenda. Ma era giusto non tirare quel rigore
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113 a 115. Due gol per raggiungere il più grande goleador azzurro di tutti i tempi, tre per superarlo, per poter dire al mondo “col Napoli, ho segnato più di Maradona”. Per diventare leggenda. Non è un traguardo da poco quello che si è fissato Marek Hamsik. Ce l’ha lì, a due metri, e vale un pezzo non solo di Napoli, ma della storia del calcio. Tre gol, per uno come lui, sono pochissima roba. Eppure, dalla rete segnata contro la Sampdoria nell’ultima giornata dello scorso campionato, il capitano azzurro si è bloccato.

Zero gol nei primi sette impegni ufficiali di questa stagione, vissuti, a dire il vero, con prestazioni largamente al di sotto dei suoi standard. “Dobbiamo tutelarlo, è un fuoriclasse”, ha detto ieri Sarri, e ha ragione. Probabilmente il buon Marek ha bisogno di tempo per rientrare a pieno ritmo e trascinare la squadra, ma è inevitabile pensare che quel record, quel traguardo così bello e importante, lo stia condizionando.

Inutile, però, forzare i tempi. Ieri, contro il Benevento, il San Paolo invocava il suo nome per battere il rigore del 6-0. Ma è stato giusto così, giusto non farlo: presentarsi dagli undici metri in un momento del genere, per Marek, poteva essere solo un gran rischio. Aveva tutto da perdere, e in caso d’errore la crisi si sarebbe acuita. Forse proprio per questo si è allontanato subito dal dischetto, posizionandosi, in silenzio, al vertice sinistro dell’area. Al suo posto. Lo slovacco è con noi da un decennio, ormai lo conosciamo: fenomenale sul campo, inarrestabile quando vuole, in ombra quando sente che qualcosa lo blocca. È così e non lo cambieremo a 30 anni.

Vale la pena attenderlo. Perché quando lui c’è, quando c’è davvero, il Napoli diventa ancora più devastante. Non ha senso mettergli pressione, inutile cercare di spronarlo: Marek si è sempre rialzato da solo, da campione. I gol torneranno, e lo consegneranno (ancor di più) alla leggenda. Avrà superato Maradona, sarà il più grande bomber azzurro di tutti i tempi… Lui, che è un centrocampista. Quando accadrà, statene certi, torneremo a vedere il miglior Hamsik. Anzi, forse scopriremo una sua nuova versione, ancora più completa e matura. Pronta per scrivere altre pagine di storia. Magari quelle più belle.