Una poltrona per tre

17.03.2017 16:10 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Una poltrona per tre
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Tranquilli, la vigilia di Natale è ancora lontana ed il titolo è solo un riadattamento della pellicola che accompagna puntualmente la nostra cena prima di scartare i regali. La poltrona in questione è fissata nel centrocampo azzurro, esattamente sul centro-destra. Quella che ad inizio anno era fissa dimora di Allan, brillante protagonista nel suo primo anno in azzurro, è divenuto territorio di conquista di due giovani scatenati e che hanno ribaltato le gerarchie costituite nel primo anno di Maurizio Sarri. In quello slot, ormai, c’è un ballottaggio fisso a tre tra l’ex Udinese, Piotr Zielinski e Marko Rog.

L’uragano Piotr. Ci ha messo davvero poco l’ex Empoli ad imporre tutto il suo straripante talento anche in maglia azzurra, esplodendo a pieno nel periodo da dicembre a febbraio durante il quale il polacco classe ’94 ha realizzato 4 reti e servito cinque assist in 11 gare tra l’Inter (2 dicembre) ed il Chievo (19 febbraio). Fisiologico poi il calo nelle ultime uscite, con Zielinski che ha deluso soprattutto nella sfida del Bernabeu e nella sconfitta interna contro l’Atalanta. Peccati di gioventù perdonabili alla prima in un grande club.

Il ritardo di Marko. Il talento croato per mesi si è dovuto accontentare delle bricole, rimediando pochi minuti in campionato, una comparsata in Champions League ed una sola maglia da titolare in Coppa Italia contro lo Spezia. La possibilità è arrivata proprio con l’infortunio di Allan ed il classe ’95 l’ha sfruttata alla grande: meraviglioso a Torino in Coppa Italia contro la Juve e nella decisiva trasferta sul campo della Roma, a dimostrazione di un grande carattere oltre che di una sconfinata qualità. Con il Crotone ha rischiato grosso, venendo graziato da un’espulsione che c’era, ma il futuro è tutto suo.

Il ritorno di Allan. Dopo l’infortunio, a sorpresa, si è preso una maglia da titolare contro il Real Madrid al San Paolo ed ha tutt’altro che sfigurato. Tra i migliori, ha confermato di essere equilibratore importante nello scacchiere di Sarri e di essere fondamentale in quel lavoro di pressing alto che è uno dei cardini del Sarrismo. Le voci su un suo addio in estate sono in aumento, anche perché con due ragazzini terribili come Zielinski e Rog è davvero difficile competere. Sarà comunque una scelta delicata, a dimostrazione dell’abbondanza in quel settore che è diventato una poltrona per tre. Il rischio di stare stretti è davvero grande…