La Coppa torna all’Olimpico, come se nulla fosse accaduto

Stasera la Coppa Italia vivrà una sua nuova finale allo Stadio Olimpico di Roma, più o meno come se un anno fa nulla fosse accaduto. Ieri la Capitale ha vissuto la vigilia del grande evento come sempre, con immagini celebrative, conferenze stampa di rito e grande attesa, dimenticando colpevolmente chi, nel 2014, per questa "festa del calcio italiano" ci ha perso la vita.

Ciro Esposito l’anno scorso ha lasciato casa sua per recarsi proprio allo Stadio Olimpico ed assistere ad una finale di Coppa Italia, e non è più tornato. E’ morto perchè un folle gli ha sparato, è vero, ma anche per la mancanza di sicurezza che avrebbe dovuto essere garantita dalle autorità. Sia il percorso assegnato al corteo di tifosi azzurri che l’assenza di Forze dell’Ordine nel luogo degli scontri, unita al ritardo dei soccorsi, rappresentano delle macchie indelebili per la macchina organizzativa della manifestazione.

Eppure, per rispettare l’italica tradizione, dopo quei fatti non ha pagato quasi nessuno ed oggi si tornerà a giocare a Roma, in quello stesso stadio, dimenticando tutto ciò che è successo un anno fa. Toccherà ai napoletani ed a chiunque senta dentro di sé il bisogno di giustizia, ricordare, sbattere in faccia la realtà a chi tenta di fingere che nulla sia accaduto. Perché se un giorno, che speriamo non arrivi mai, dovesse ripetersi una tragedia simile, il silenzio ci renderebbe tutti colpevoli.