RILEGGI LIVE - Sarri: "Higuain è della Juve, non parlo di lui. Ci considerano da quinto posto, cercheremo di far cambiare opinione. Gabbiadini per me resta, quante ca***ate di Kou a Berlino..."

Tanta attesa per le parole del tecnico
20.08.2016 15:15 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: da Castel Volturno, Mirko Calemme
RILEGGI LIVE - Sarri: "Higuain è della Juve, non parlo di lui. Ci considerano da quinto posto, cercheremo di far cambiare opinione. Gabbiadini per me resta, quante ca***ate di Kou a Berlino..."

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Quanto siete orgogliosi di partecipare alla Champions? - "Non l'ho mai giocata, ne siamo orgogliosi ma non ho parametri di riscontro. Mi aspetto tutto o nulla: forse sarà una competizione proibitiva per me, o forse riuscirò a dirvi la mia. In questo momento non ci penso, poi nel giorno d'esordio lo farò e sicuramente ne sarò emozionato. Oggi però voglio pensare che domani abbiamo una partita difficile e sarebbe un dramma se i ragazzi la prendessero sottogamba".

In città non c'è entusiasmo per la squadra, cosa si sente di dire ai tifosi? - "Con gli appelli non andiamo lontano, per riportare entusiasmo dobbiamo andare in campo e fare risultato, o anche mostrando grandi prestazioni. Se la gente vede che questa squadra dà l'anima, torna allo stadio anche a prescindere dal risultato". 

Cosa pensa di calciatori come Pogba e Higuain venduti per tutti quei soldi?  - "Gli ultimi ad avere responsabilità in questo senso sono i giocatori, che si adeguano al contesto che stanno vivendo. Mi piaceva di più il calcio di qualche anno fa, se fosse per me vieterei anche Facebook e tutti i social, ma cerco di adeguarmi".

Napoli pronto per tre fronti? - "Ho già risposto, mi impongo di migliorare con quello che ho a disposizione, devo fare in modo che quello che ho sia utile per tre competizoni".

Si aspetta nuovi colpi di mercato a causa della situazione di Tonelli?  - "Non mi aspetto niente, queste cose dipendono dallo staff medico e saranno loro a comunicarlo. Mercato? Venendo dai dilettanti sono abituato a lavorare con quello che mi danno e per mentalità provo a migliorare quello che ho a disposizione, la mia mentalità sarà sempre questa: provare a far meglio invece di chiedere sempre giocatori".

Impossibile vedere Hamsik come regista?  -"In questo momento sì, ci fa troppo comodo tra le linee. Non ha velocità di pensiero ma è un fuoriclasse in tutto il resto, in quella posizone lo limiterei. Valdifiori? Per capacità di verticalizzazione è un autentico fuoriclasse, se avesse avuto anche la fisicità avrebbe fatto la Champions da anni, ha qualche limite in questo senso ma tante altre qualità".

Quest'anno conterà più la rosa o la squadra - "Quest'anno il concetto di squadra conterà molto di più, l'anno scorso ci si poteva affidare ad Higuain che ci toglieva dai guai, ora servirà il gioco".

Sulle voci di mercato - "Non parlo di giocatori di altre squadre, mi ha fatto troppo male quando altri hanno parlato dei miei".

Se fosse il presidente del Napoli acquisterebbe altri attaccanti? - "Non prenderei altri attaccanti. Se sono soddisfatto? No, non esistono mai allenatori soddisfatti, dalla seconda categoria alla Serie A".

Portieri - "Ne abbiamo tre affidabili, non penso che la società creda ne serrvano altri".

Sui difensori - "Koulibaly a Berlino ci ha fatto vedere il suo repertorio di cazzate, è straordinario ma in alcuni momenti non mostra le sue potenzialità. Tonelli? E' arrivato con questo problema che continua ad affliggerlo, è una zona di campo complicata a causa anche della Coppa d'Africa. Mi meraviglia che i club europei non protestino, se fossi un presidente mi rivolgerei a qualsiasi tribunale per impedirla. E' una competizione devastante, la Roma perse Gervinho a causa 

C'è chi dice che sia lei il fuoriclasse del Napoli - "E' una cazzata, la differenza la fanno i giocatori forti. Io a loro posso dare organizzazione, cercare di entrar loro nell'anima, ma certi valori poi devono essere loro. Oltre all'organizzazione abbiamo bisogno di entusiasmo: l'ordine senza entusiasmo non basta. Bisogna essere convinti di essere forti, spero che la mancanza di Higuain non sia un alibi, abbiamo dimostrato di essere forti anche senza di lui. Mi auguro che senza il Pipita ognuno dia il 5% in più

Sacchi ha parlato di Napoli, che ha bisogno di crescita nel suo ambiente - "Penso che il mister si riferisca al fatto che qui ci sono degli eccessi, quando si parla di Napoli si pensa di essere al centro del mondo. L'amore che si riceve in questa città non ha rivali, ma esistono altri aspetti da tenere in considerazione, l'ambiente non dovrebbe dimenticarli. Nella vita si può colmare qualsiasi gap, ma a volte si pretende tutto e subito, Napoli non è in condizione di farlo. Serve pazienza. Identità di gioco può colmare gap? Un allenatore può farti fare qualche punto in più, ma poi per il resto c'è Padre Pio... una grande squadra con un grande tecnico magari fa 5 punti in più, non di più".

Difesa come punto di forza - "Se prendo in considerazione il primo tempo di Berlino dico che siamo al punto di un anno fa, ma in realtà la squadra è cresciuta. Spero di avere qualche certezza in più da questo punto di vista, ma non va dato per scontato. Il problema è che le grandi squadre hanno poco tempo per allenarsi, durante il precampionato fai 30 allenamenti tattici, mentre durante la stagione, tra Nazionali e infrasettimanali al massimo ne fai 18...".

Su Zielinski - "Zielinski dal punto di vista tecnico è fenomenale, ancora non riesce a trasformare in gol tutta la sua potenzialità tecnica, segna meno di quanto potrebbe ma parliamo di un ragazzo di 22 anni che è destinato a crescere. Ha anche buone qualità fisiche, deve lavorare per segnare di più, così come Marek".

Quanto cambia il Napoli con Gabbiadini o Milik? "Manolo è più bravo ad attaccare la profondità, Milik a giocare con la squadra. L'importante è non diventare pigri ed abbandonare Manolo come accaduto nel primo tempo di Berlino. Entrambi hanno bisogno di supporto, la squadra deve rendersene conto. Eravamo abituati a dare ampiezza per favorire le soluzioni di Higuain, ora dovremo giocare più stretti".

Si aspettava quando era a Pescara, 10 anni fa, di arrivare al Napoli? "Mi aspettavo di metterci meno, sinceramente..."

Secondo tempo di Berlino - "A Berlino siamo andati in difficoltà da soli, perdendo molti più palloni del solito, mentre in altre zone abbiamo ripetuto quanto fatto di buono nell'anno scorso, che non era semplice. Dobbiamo però ancora crescere per la Serie A".

Le piace la squadra? - "Arrivano giocatori giovani ma con grande talento, viene voglia di allenarlo. Il percorso però ovviamente prevede delle bastonate: per crescere bisogna commettere errori. E' una squadra però che ha tecnica, talento, dà gusto allenarla".

Nessun nuovo arrivo in attacco? - "Se il Napoli fosse mio risponderei con precisione, ma siccome non è mio non posso farlo. Penso però che Manolo abbia tantissime possibilità di rimanere qui".

Pressione su Gabbiadini e Milik - "Devono assolutamente sbattersene, non vanno paragonati a Higuain. Mi è dispiaciuto vedere Gabbiadini sui giornali costantemente messo sul mercato: ha lavorato benissimo e merita serenità, merita la fiducia di tutti. Sono convinto che Manolo abbia tanti gol nei piedi, ci può dare tantissimo: non è in una situazione semplicissima, è sempre al centro di voci e di storie".

15.06 -  Possibile cambio di modulo - "A gara in corso tutto si può fare, mentre un cambio sostanziale lo escluderei perchè mi constrigerebbe a lasciare fuori giocatori importanti"

Come sostituire Higuain - "Per sostituire un giocatore che ha segnato 36 gol c'è magari una soluzione al mondo, per noi non praticabile. Quindi la strada dev'essere diversa: in questo campionato abbiamo segnato con 17 giocatori diversi, questa può essere una strada e ci fa stare più sereni, ma non si può sottovalutare la perdita di un giocatore come il Pipita. Mertens, Callejon e Hamsik possono fare qualcosa in più, poi abbiamo due giocatori potenzialmente molto forti: Gabbiadini in carriera ha segnato e Milik all'Ajax ha fatto meglio di tanti illustri predecessori. E' vero che abbiamo perso un giocatore importante ma ne abbiamo mantenuti tanti altri, e questo non è scontato. Abbiamo trattenuto una solida base, ora il nostro compito è lanciare i 22enni che stanno arrivando e che hanno grandi prospettive"

15.00 - Ha inizio la conferenza. Parla Sarri: "Aspettative? Vogliamo fare il 101% delle nostre possibilità, vedremo questo cosa vorrà dire nel nostro calcio. La Gazzetta ci ha sistemati al quarto posto mentre l'anno scorso eravamo al quinto, un tesserato della Juventus non ci ha nominati tra le squadre favorite... Insomma la sensazione che c'è all'esterno è che siamo una squadra da quarto/quinto posto, cercheremo di cambiare quest'impressione".

Juve strafavorita - "Sulla carta la Juve ha tantissimi punti di vantaggio su tutti, teoricamente il divario si è allargato, almeno sulla carta. Per fortuna, però, nel calcio succedono cose che vanno al di là delle previsioni".

Sulla sfida al Pescara - "Il Pescara è una squadra bene organizzata grazie al lavoro del suo tecnico, in buona salute e piena d'entusiasmo. Sarà una sfida difficile, da non sottovalutare. Spero che le condizioni del terreno non siano quelle disastrose viste in Coppa Italia, sia per noi che per loro, mi auguro che si giochi su un campo da calcio e non da beach soccer. Nessuno pensi che cerco alibi, dico questo perchè voglio bene al calcio: se la situazione è questa poi non meravigliamoci se non riusciamo a vendere il calcio italiano all'estero".

Su Higuain - "Siccome quando Higuain era un nostro giocatore qualche dirigente della Juve ha parlato di lui e mi sono girati fortemente i co***oni, ora io non voglio parlare di lui. Il più forte attaccante al mondo lo ha reso la mamma, non io".

14.45 - I giornalisti prendono posto nella sala stampa di Castel Volturno. A breve il mister prenderà la parola.

Maurizio Sarri torna a parlare. In silenzio praticamente dalla scorsa stagione, la voce del tecnico azzurro si tornerà a sentire tra pochi minuti, alla vigilia della sfida col Pescara, esordio in Serie A per i partenopei.

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