La storia di Enzo, il ragazzo che a C'è posta per te ha incontrato i campioni del Napoli

"Quando il calcio è un valore che unisce"
21.02.2014 02:30 di  Carmen Luongo   vedi letture
La storia di Enzo, il ragazzo che a C'è posta per te ha incontrato i campioni del Napoli

Quella del calcio è l'unica forma di amore ETERNO che esiste al Mondo. Così cita un famoso aforisma di Luciano De Crescenzo. In particolare in una città focosa e che vive di pane e pallone come Napoli, questa è un assoluta verità. Soprattutto la fede che può unire un figlio al padre, anche quando il naturale percorso di vita lo impedisce. Questa teoria sembra cadere a pennello per la storia, raccontata sabato scorso nel corso della puntata di C'è posta per te, della famiglia Palmisano. La storia di Mamma Maria e dei figli Susy e Antonio, che decidono di fare una sorpresa al fratello Enzo in ricordo del padre Roberto venuto a mancare 4 mesi fa , ha emozionato l'intero pubblico televisivo e non solo. La sorpresa in questione ha avuto i volti di Rafa Benitez, Lorenzo Insigne e di Gonzalo Higuain.

“Vivere un' esperienza del genere è stato davvero emozionante. Devo solo ringraziare la mia famiglia per questa grande sorpresa. Se sono cresciuto così pieno di valori lo devo solo a mia mamma e mio padre che hanno cresciuto 3 figli, inculcandoci sempre che le cose più importanti nella vita sono l'onestà e il restare sempre uniti. Ma non solo, il mio papà mi ha sempre trasmesso la passione per il calcio e soprattutto per i colori azzurri. Sono sicuro che dietro tutto questo ci sia il suo zampino, avrebbe sempre voluto vedermi e vederci felici e con questa grandissima sorpresa in parte ci è riuscito ”.

Con queste parole Enzo, ha voluto dire la sua sulla splendida avventura vissuta. Non tralasciando però le sensazioni vissute quando ha incontrato i suoi campioni.

“Il mister è un grande uomo, mi ha subito dato l'impressione di una persona positiva è stato molto disponibile anche quando gli ho posto qualche domandina velenosa. Higuain è un bomber non solo in campo ma anche fuori. Mi è parso molto emozionato e legato ai colori azzurri. Su Insigne, che dire, ho trovato un nuovo amico. Ho avuto modo di incrociarlo anche in seguito alla registrazione e si è mostrato sempre disponibile per un saluto”.

Il calcio quindi non è solo cori beceri nelle curve o calciatori mercenari, il pallone è soprattutto un valore che unisce anche quando tutto divide.