Povero Napoli, è sempre la stessa storia

30.10.2014 08:10 di  Dario De Martino  Twitter:    vedi letture
Povero Napoli, è sempre la stessa storia
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Una film già visto tante, troppe volte. Le occasioni sciupate, il gol subito alla prima occasione ed il portiere avversario che si scopre supereroe sono il leitmotiv di troppe partite del Napoli, giocate più contro la malasorte che contro gli avversari. Riferendoci solo a quest’anno e andando a memoria, sembra aver rivisto la partita contro il Chievo. Il Napoli spreca occasioni da perderne il conto. La determinazione, la gran serata del Bardi o dello Sportiello di turno e quel pizzico (per usare un eufemismo) di fortuna permettono al Chievo o all’Atalanta di essere ancora in gioco. Poi ad un certo punto, alla prima azione degna di questo nome, gli avversari vanno in vantaggio. Per fortuna, anzi, perché la sfortuna non può accanirsi poi così tanto, contro l’Atalanta non è andata come contro i gialloblù. La rete è arrivata, ma il senso di beffa è lo stesso di quello del San Paolo.  Perché ce ne sono mille di motivi per cui il Napoli meritava la vittoria.

Ne diciamo solo un paio. Perchè Il dominio territoriale e di occasioni del primo tempo è quello che ti aspetti in una partita tra Brasile e San Marino. 75% di possesso palla a favore degli azzurri, per dare un numero. E poi perchè le due occasioni sciupate della ripresa hanno del clamoroso. Il rigore di Higuain nel recupero ed il gol sbagliato da Callejon da metri zero. Chance incredibili,  gettate via, forse per imprecisione, forse per la foga di buttarla dentro, forse più semplicemente per sfortuna. Perché se Higuain il rigore l’ha calciato effettivamente male, nel caso di Callejon non si può che appellarsi alla malasorte. Perché quel gol è davvero difficile da sbagliare, ed è assurdo che proprio uno come lo spagnolo lo sbagli così. Non esiste altra spiegazione che una macumba.