Fase difensiva alla base delle difficoltà. Ecco come il Napoli intende risolvere il problema

21.04.2014 08:30 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
Fase difensiva alla base delle difficoltà. Ecco come il Napoli intende risolvere il problema
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© foto di Federico De Luca

All’imbrunire di ogni stagione è lecito tirare le somme e filtrare ogni singola gara, al fine di comprendere quali siano state le difficoltà maggiori e quali, invece, i punti di forza di ogni squadra. Uno dei principali talloni d’achille del primo Napoli di Rafael Benitez è stato senza dubbio la difesa, intesa non come singolo reparto ma come intera fase difensiva che, a differenza di quella offensiva, ha palesato non pochi limiti nel corso di quest’annata. A 360’ dal termine, il Napoli ha già incassato 36 reti, le stesse che subì lo scorso anno al termine del campionato. Su 34 incontri, solo 11 volte la porta difesa da Reina (o Rafael) è rimasta inviolata. Troppo poche per le ambizioni di una squadra che a partire dal prossimo anno - forte degli errori e delle difficoltà riscontrate in questo appena trascorso - saprà come migliorare tale limite.

Nel corso di questa stagione, paradossalmente, il Napoli ha potuto contare su elementi che hanno rafforzato il pacchetto arretrato. Reina ed Albiol hanno garantito sicurezza ed esperienza, oltre che la necessaria tranquillità grazie alla quale Fernandez è riuscito a crescere ed imporsi dopo anni difficili. Il problema degli eccessivi gol subiti - più volte evidenziato dallo stesso Benitez - è dipeso dalla scarsa copertura che il resto della squadra non ha saputo offrire ai difensori. Non è un caso che alla riapertura del mercato il tassello principale che andrà inserito nello scacchiere del tecnico spagnolo sarà quello di un mediano che faccia da schermo a protezione della difesa, in grado di dare equilibrio e copertura alla squadra quando i reparti rischieranno di 'slacciarsi' tra di loro. Nessuno dei centrocampisti attualmente in organico ha tali caratteristiche, ragion per cui in estate sarà necessario sacrificare almeno uno dei tre svizzeri per rendere la rosa azzurra ancor più competitiva ed omogenea.