Higuain, ‘sì’ alla Juve dopo quelli a Barça e Atlético: il “tradimento” non è un problema

16.07.2016 19:14 di  Mirko Calemme  Twitter:    vedi letture
Higuain, ‘sì’ alla Juve dopo quelli a Barça e Atlético: il “tradimento” non è un problema

Tradimento. È questa la parola più in voga in questi giorni partenopei. Gonzalo Higuain avrebbe detto sì alla Juventus, e l’elaborazione del “lutto” napoletana stravolge le fasi di Elisabeth Kübler Ross: le fonde, le capovolge, le cambia. C’è chi se la prende con De Laurentis, chi con l’argentino, chi con la stessa Juve, chi con Nicolas. Fare un passo indietro, in questi casi, può aiutarci a ricomporre il puzzle di uno scenario ribaltabile in qualsiasi momento, ma finora non smentito.

2013 – Dopo 121 gol, 264 partite e sei stagioni e mezzo, Higuain decide di lasciare il Real Madrid. Lo decide in autonomia, insieme alla sua famiglia, senza consultarsi col club, che ha programmi diversi. Ancelotti ammise pubblicamente che fece di tutto per trattenerlo in Blanco, cosa che confermò lo stesso Pipita, e Florentino per provare a blindarlo si appellò alla clausola di 200 mlioni di euro: scese in campo papà Jorge (“non esiste giocatore che valga così tanto, vogliamo andarcene così come siamo arrivati, nel miglior modo possibile”) e lo stesso Gonzalo, che alla stampa rese chiara la sua volontà. A Madrid non voleva restarci più, desiderava un club dove essere protagonista assoluto. Arrivò De Laurentiis, la telefonata di Benitez, e il sogno di diventare l’erede di Maradona. Tanti saluti ai Merengues.

2014 – Dopo appena un anno d’azzurro, Higuain era pronto al primo “tradimento”. Durante il Mondiale brasiliano, Messi gli propone di seguirlo al Barcellona, rivale acerrimo del club che lo ha cresciuto e lanciato in Europa (clicca qui per la nostra esclusiva). Qualche contatto tra i catalani e l’entourage della punta bastò per comprendere che per il sì non ci sarebbe stata alcuna difficoltà. Non a caso, Marca – non un giornale qualsiasi – dedicò al caso una prima pagina, “Higuain ha detto sì al Barcellona” (visibile in basso, clicca qui per l'articolo). Come sottotitolo, un dettaglio che gli spagnoli sottovalutarono “manca solo l’accordo col Napoli”. De Laurentiis, ovviamente, non ne volle sapere, e i blaugrana presero Luis Suarez. Un sostituto niente male.

2016 – Dopo la migliore stagione della sua carriera, il Pipita torna al centro del mercato mondiale. Chiamate dalla Premier, dal Bayern e dal Psg, ma anche dall’Atletico Madrid: il Cholo “estaría encantado” di averlo a sua disposizione e, anche in questo caso, c’è stato qualche prolifico contatto e il sì non sarebbe stato un problema (clicca qui per la nostra esclusiva). Lo è, invece, la clausola rescissoria imposta da De Laurentis, perché quei 94 milioni di euro, i colchoneros, proprio non possono permetterseli.

Nel giro di tre anni, quindi, Higuain avrebbe accettato le offerte di Barcellona e Atletico Madrid, i peggiori nemici sportivi del Real, club che lo ha acquistato da ragazzino e lo ha reso uno degli attaccanti più forti al mondo. Ed è proprio per questo che il sì alla Juventus, nonostante la rivalità col Napoli, non è assolutamente da escludere: Nicolas è irrintracciabile, il Pipita tace e De Laurentiis è in attesa di incontrare i bianconeri lunedì prossimo. Da quel momento in poi tutto sarà possibile, smentite comprese. Ma le bocche cucite di questi giorni lasciano chiara una cosa: l’idea c’è, ed è vivissima. Higuain sa bene cosa sta accadendo in Italia, così come il suo fratello-agente. Se l’ipotesi Juve fosse per loro impraticabile, qualche segnale lo avrebbero dato. E invece solo silenzio. Un rumorosissimo silenzio.