Un mese di Pipita: dal digiuno all'indigestione, l'Higuain 2.0 è già migliore del precedente

25.11.2014 08:30 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
Un mese di Pipita: dal digiuno all'indigestione, l'Higuain 2.0 è già migliore del precedente
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Un mese di Gonzalo Higuain. Dal 26 ottobre al 25 novembre, dal digiuno all’ingordigia. Trenta giorni di gol, magie, certezze, sorrisi. E’ ritornato il Pipita, forse non era mai andato via. Ma si nascondeva, magari dietro le esultanze di Callejon o i sospiri di sollievo di Benitez. Era presente in ogni azione ma sul tabellino marcatori, del suo nome, neppure l’ombra. Nessun gol in sette giornate di campionato, eppure già tre in Europa.

“Solo un caso”, l’eco comune. Era anche quello giusto. Perché in un mese, Higuain ha recuperato il tempo perso. Dall’Hellas al Cagliari, senza mai fermarsi. In un mese l’argentino ha capovolto idee e supposizioni, trasformando le critiche in elogi, i dubbi in certezze, le speranze in piacevoli attimi di felicità. I numeri: 7 gol (consecutivi) in 5 partite, la media di una realizzazione ogni 63.5 minuti. E in stagione, a fine novembre, sono già 10 le reti totali. A quelle di campionato, si aggiungono le 3 in campo europeo. Nonostante l’avvio difficile e la delusione post Mondiale, l’ex Real Madrid è riuscito a far meglio della scorsa stagione. Dopo 12 giornate, Higuain aveva segnato 5 gol in campionato. Decisamente più ricca la media realizzativa in Champions: 3 centri dopo 4 turni. I presupposti per eguagliare il record del suo primo anno a Napoli (24 gol) sono più che buoni. Lo dicono i numeri, lo si legge dalla sua fame di gol. D'altronde, ad un terzo della stagione, l'Higuain 2.0 ha già dimostrato di essere più collaudato del modello precedente.