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Mire da vertice e assoluto bisogno di ossigeno. Il lanciatissimo Napoli sarà testato dalla fame-punti del disperato Torino, cui non si chiede altro che far sfoggio di quel vecchio cuore a cui grandi e piccini associano le sorti del club piemontese. Il cambio di rotta tecnica, consumatosi con il ritorno di Novellino, avrebbe dati i primi riscontri nel vittorioso match di Coppa Italia di Firenze. Non mancheranno le motivazioni a Sereni & compagni, così come le defezioni, ancora troppe per una compagine che spera di sollevarsi quanto prima da un'imbarazzante posizione di classifica. L'ultimo ko è quello dell'esterno Colombo, che va ad aggiungersi a quelli di Diana, Barone e Pratali (appiedati), e a quelli probabili di Bianchi e Di Loreto.

Spazio ad Ogbonna, Rubin, Zanetti, mentre, non dovessero recuperare nemmeno gli "incerti", Saumel e Stellone sono già caldi per la scoppiettante sfida di fine anno. Capitolo Rosina. Il fantasista calabrese, che non ha un rapporto eccelso col neo tecnico granata, sarà al massimo in panchina, visto il violento attacco febbrile che lo ha costretto al riposo forzato per oltre una settimana. Cattiveria agonistica e tanta rabbia: questi gli ingredienti con cui l'ex allenatore partenopeo condirà una pietanza dall'aspetto sì invitante, che potrebbe però risultare indigesta all'assaggio, venefica per papille gustative ancora da forgiare. Grande Napoli...ci sei?