Calvarese determina il finale, tanto da oscurare i demeriti del Napoli. La battuta a metà di Rafa e la violenza dei giudizi: così si arriva all'aprile di fuoco...

23.03.2015 21:59 di  Silver Mele  Twitter:    vedi letture
Calvarese determina il finale, tanto da oscurare i demeriti del Napoli. La battuta a metà di Rafa e la violenza dei giudizi: così si arriva all'aprile di fuoco...

Si complica tutto maledettamente poco prima di quella sosta per le Nazionali che il Napoli avrebbe voluto vivere con il conforto di una vittoria. Corrono tutte lì davanti, con le romane in pole position per i due posti Champions e un gap da colmare per gli azzurri di 6 e 5 punti. Senza perder d'occhio la tignosa Samp di Mihajlovic, piena d'entusiasmo ed ora titolare del quarto posto. Con l'Atalanta, nella serata del ricordo di Pasquale D'Angelo, la squadra di Benitez non è stata certo la più bella di stagione. Ha faticato nel primo tempo assai prevedibile, scontrandosi con l'incredibile ardore degli ex al veleno Denis e Cigarini. I salvataggi sulla linea hanno il peso di un gol, mentre Higuain si è dovuto arrendere ancora una volta a Sportiello. Nel duello che solo l'ottimo Zapata è riuscito a mettere in parità in una ripresa dominata dopo l'espulsione di Gomez. Ovvio che a indirizzare in maniera decisiva la partita ci sia stata la topica di Calvarese e soci. Non vedere il fallo di Pinilla sull'esitante Henrique ha spalancato le porte della speranza ad un'Atalanta che da tempo aveva rinunciato alle sortite offensive.

Arbitraggio da dilettante, inadatto a certi palcoscenici.Che il Napoli si adoperi al fine di chiudere prima le partite, anche per evitare di dipendere dalle prestazioni degli arbitri: può sembrare una battuta quella di Benitez. Lo è solo in parte perchè il Napoli "calcolatore", senza bava alla bocca, si addice poco alle serate che contano, seppur con avversari che non si chiamino Tevez o Totti: qualcosa continua a mancare contro le piccole assatanate e l'episodio sfavorevole puntualmente arriva a stravolgere i piani. Calvarese potrà vantare in futuro l'espulsione rifilata a Rafa, la gestione nevrastenica dei cartellini, la svista salva Atalanta: oltre naturalmente ai minuti mai recuperati di un finale all'insegna dell'ostruzionismo orobico. Il Napoli dal canto suo affida a twitter lo sdegno e conosce con certezza il proprio destino: di rientro dalla pausa guarderà negli occhi i rivali sui tre fronti per i quali non si può scegliere. Roma, Lazio, Fiorentina e Wolfsburg nel lungo braccio di ferro che con ogni probabilità fornirà l'etichetta alla stagione azzurra. Ma quanto può giovare la tensione palpabile attorno alla squadra? La violenza dei giudizi sembra quella delle annate fallimentari, dettata da tecnici ciarlatani e calciatori da buttare: ma davvero le aspettative della vigilia sono andate tanto clamorosamente disattese?