Il dato emerso dalla classifica inusuale e il pareggio dei rimpianti da rivalutare: nessun processo, il Napoli può testare la sua crescita con la Juve

Il Napoli del Braglia conferma che c’è sostanza e organizzazione nella ricerca costante del gioco e che i progressi netti dell’ultimo periodo non sono frutto del caso.
24.09.2015 23:15 di  Silver Mele  Twitter:    vedi letture
Il dato emerso dalla classifica inusuale e il pareggio dei rimpianti da rivalutare: nessun processo, il Napoli può testare la sua crescita con la Juve

E’ forse opportuno ricordare che solo per episodi favorevoli a Inter, Palermo e Fiorentina era riuscito in precedenza di penetrare nella muraglia del Carpi e strappare vittorie generosissime. Il Napoli del Braglia conferma che c’è sostanza e organizzazione nella ricerca costante del gioco e che i progressi netti dell’ultimo periodo non sono frutto del caso. Il luogo comune vuole che si ripetano le ataviche difficoltà con le piccole: era stato così con Mazzarri, che spesso stravolgeva l’undici di partenza in nome del turn over esasperato, e con Benitez, nelle troppe giornate dagli approcci morbidi. Sarri dal canto suo aveva pensato il Napoli in modo tale da provare ad aggirare il traffico del 5-4-1 carpigiano, con la fantasia di Insigne e Mertens al potere sugli esterni (sparigliati per l’occasione ma in realtà omologhi per quanto amino partire da sinistra), ad alimentare le giocate di Higuain. L’altro cambio, in mediana, rispetto alla Lazio, conferma che Valdifiori ha ancora un passo lento e si limita al compitino del passaggio in orizzontale a tre metri. Roba insomma da non spostare gli equilibri in serate di battaglia corpo a corpo.

Con Jorginho, Gabbiadini, forse troppo tardi Callejon, il Napoli ha cambiato faccia e tema d’assalto ma l’episodio non è arrivato sebbene il Carpi fosse da tempo alle corde, spossato dal predominio territoriale azzurro e da quell’attivismo di cui simbolo è stato da subito l’onnipresente Allan. Un pareggio a reti bianche che arriva per il Napoli dopo ben 45 partite in A, che premia la solidità di una difesa anche propositiva, con Hysaj più ancora di Ghoulam, ma che dovremo attendere al cospetto di attacchi più forti. Resti comunque la lezione di Modena perché di piccole arroccate e cattive il Napoli ne troverà tante altre: e al gol in questi casi si arriva soprattutto con la lucidità, quella che fa evitare conclusioni inutili da distanze siderali e il sangue freddo che arriva attraverso la piena maturazione. Ad ogni modo la classifica inusuale lo conferma e non tiene fuori dal discorso neppure la Juve: è dagli esami con le piccole terribili che le aspirazioni di ognuno potranno diventare davvero grandi.