Nessuna deviazione nella strada per Varsavia: così il Napoli da battaglia può imporre la legge del più forte ai signorotti di Nyon

08.05.2015 20:15 di  Silver Mele  Twitter:    vedi letture
Nessuna deviazione nella strada per Varsavia: così il Napoli da battaglia può imporre la legge del più forte ai signorotti di Nyon

E' l'indecorosa sestina norvegese a fermare questa volta il Napoli: la miopia di gruppo che consente il pari ucraino resta qualcosa di clamoroso, a livelli così alti. Laddove i risultati del campo sono destinati finanche a condizionare logiche e strategie future dei club. Lo sfogo di De Laurentiis è sacrosanto, forte quanto l'amarezza di non aver vinto nettamente contro un avversario modesto ma agonisticamente molto cattivo. Le statistiche che raccontano di una partita dominata dal Napoli non hanno modo nè spazio per contemplare le occasioni da rete fallite nell'area del Dnipro. Il duello con Boyko ha detto male al Pipita Higuain, prevedibile nelle giocate e non certo fortunato.

La legge non scritta del calcio ha fatto il resto perchè chi ha il demerito di non chiudere le pratiche spesso si ritrova a piangere per un episodio. Eppure la dimensione delle due squadre è talmente diversa, a favore ovviamente del Napoli, che l'applauso dei paffuti cronisti ucraini all'ingresso di Markevych in sala stampa, oltre ad intenerire, ha reso meglio di ogni altra cosa l'idea della sorpresa per il pari finale. Perdere l'appuntamento di Varsavia sarebbe così un delitto ed è naturale che Benitez, uomo di coppe saggio come pochi, rilanci la convinzione di poter vincere a Kiev, proprio come fatto in casa del forte Wolfsburg. Ci vorrà il Napoli da battaglia, malizioso e perfino infame come Konoplyanka e soci: spietato in zona gol perchè, se una squadra non ha il dono della gestione delle gare (lo aveva ammesso Rafa alla vigilia), allora non può rimandare i match point, rischiando di rigenerare dirimpettai affamati e senza scrupoli. Tutto è ancora possibile agli occhi di chi come noi, in barba ai fiordi indigesti, rifiuta di credere che i destini della coppa siano già stati decisi in una buia stanzetta di Nyon...