Vittoria che vale una stagione. Higuain dice 33 ma che brutto secondo tempo. Le gufate della Roma tornano indietro....

08.05.2016 23:08 di  Francesco Molaro  Twitter:    vedi letture
Vittoria che vale una stagione. Higuain dice 33 ma che brutto secondo tempo. Le gufate della Roma tornano indietro....
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Quando il Napoli fa il Napoli veramente possiamo battere tutti. Quando il Napoli è cattivo, concentrato, affamato non ce ne per nessuno. Una vittoria che vale la stagione con un Pipita straordinario. Da rivedere il secondo tempo ma l'importante era vincere.  Gli azzurri, diciamolo, non partono benissimo,  perché il Torino c'è anche se qualcuno dice il contrario. Poi quel gol in fuorigioco del Toro scatena il Napoli. Gli azzurri subito passano. Hamsik per Higuain e il Pipita dice 33. Il Napoli sta bene e lo si vede. Il gioco è fluido ma c'è il solito fraseggio arretrato che rischia di creare qualche palla giocabie al Toro. Ventura spera di approfittare di qualche amnesia nella nostra trequarti, dove gli azzurri troppo spesso cincischiano, ma un ispirato Hamsik, che avevamo invocato a gran voce, sembra trovare le palle giuste per stendere un Torino che subisce il secondo gol. Jorghino, Hamsik, Callejon e siamo a due. I granata restano nella loro metacampo e il Napoli potrebbe arrotondare soprattutto con dei tiri da fuori. Higuain trova il palo, Insigne e Gholulam le respinte di Padelli. Peccato perché chiudere con tre gol poteva essere il top, anche perché forse manca un penalty per un ancata sul solito Higuain.

Il secondo tempo sembra la brutta copia del Napoli che aveva annichilito il Toro. La squadra è stanca, si vede, inutile negarlo. Lotta su ogni pallone ma diventa difficile tenere il ritmo. Purtroppo quando si inizia a giocare sotto ritmo la squadra concede, troppo anche. Il Napoli amministra sicuramente bene, ma senza offendere lascia campo agli avversari. Il gioco sembra latitare e anche il Pipita resta troppo solo. Mertens non entra con la giusta carica e anche David Lopez per Hamsik è il segnale che Sarri ha capito che bisogna contenere. Il Torino non si arrende, alla faccia di chi dice che ci hanno lasciato giocare, corre, lotta, entra cattivo anche su molti dei nostri calciatori. Ventura sbraita, Cairo soffre, personalmente non ricordo partite così contro Juve e Roma. Questo per dirvi che nessuno ci regala nulla, non certo Damato, che non vede un rigore e permette giocate cattive ai granata. Il finale è una sofferenza tremenda, anche per colpa nostra, ma gli azzurri sembrano attenti a non subire più di tanto. Ora godiamo e anche tanto contro i gufi di vari colori che avevano sperato nella sconfitta. Non è finita, diciamolo subito, ma ora manca veramente pochissimo e dobbiamo stringere i denti fino all'ultimo secondo.