Sacchi: "Napoli parte con l'handicap rispetto alla squadre del Nord, è un discorso di storia..."

"La strada, però, è questa anche se un investimento bisogna farlo"
05.05.2016 23:00 di  Gennaro Di Finizio  Twitter:    vedi letture
Sacchi: "Napoli parte con l'handicap rispetto alla squadre del Nord, è un discorso di storia..."
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© foto di Federico De Luca

Arrigo Sacchi, ex allenatore e figura di rilievo del panorama calcistico italiano, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli nel corso della trasmissione Radio Goal: “Questo sport è stato creato come sport di squadra, bisogna allenare prima la squadra per migliorare il singolo e non il contrario. A Torino il Napoli si è accontentata del pareggio, questo è stato un errore. Nel Napoli ci saranno uno o due giocatori decisivi. Che la Juventus segni il gol decisivo contro il Napoli con Zaza, che è il quarto attaccante, la dice lunga. L'allenatore non costruisce una società o un ambiente, è chiaro che Napoli, con tutto l'amore che ho per la città e la gente, non ha nella sua storia quello che hanno le società del nord. Ecco perchè si parte con l'handicap, ecco perchè bisogna avvicinare all'allenatore degli organizzatori bravi. La strada, però, è questa anche se un investimento bisogna farlo.

Guardiola fa parte di quegli allenatori che permettono a questo sport di aggiornarsi e rinnovarsi, è un grandissimo ma anche lui non è stato subito un grandissimo. Allenava la tercera del Barcellona, paragonabile alla nostra Serie C, ed il presidente blaugrana vide una partita di questa tercera che giocava bene e decise di prenderlo. Guardiola chiese di poter cedere quattro giocatori, che erano Ronaldinho, Deco, Henry ed Eto'o. Il presidente gli domando poi chi avrebbero comprato, e lui rispose che due li avrebbe portati lui dalla cantera, ed erano Busquets e Pedro. Alla fine tennero Eto'o. Quando un allenatore fa cosi? Quando pensa che il gioco sia la cosa più importante, in caso contrario sfrutta i singoli”.