Moviola - Al San Paolo l’emblema del fallimento della classe arbitrale italiana

Cosi la nostra Moviola
12.04.2015 17:35 di  Gennaro Di Finizio  Twitter:    vedi letture
Moviola - Al San Paolo l’emblema del fallimento della classe arbitrale italiana
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© foto di Federico Gaetano

Siamo al limite. Limite della sopportazione, della tollerabilità, della giustificazione a dei soggetti che rischiano – se non ci siano già riusciti – di falsare un campionato. Da premettere: sbagliare può succedere a tutti, ma ciò che è accaduto al San Paolo è l’emblema di quanto la classe arbitrale italiana stia navigando in un fallimento continuo, che oggi ha raggiunto l’ennesimo traguardo negativo. Al 35’ un tiro di Higuain sbatte sulla traversa, la palla ricade ben oltre la linea di porta e l’argentino sigla cosi un gol. Non per l’arbitro Damato, non per il giudice di porta. Quest’ultima figura, che avrebbe dovuto risolvere almeno il problema dei gol fantasma, ha confermato ancora oggi la sua inutilità. Non vedere il gol segnato oggi da Higuain, senza voler malignare o trovare assurde dietrologie, rispecchia la mediocrità di una classe arbitrale e di un sistema che è fallito.

Le colpe, purtroppo, sono di tutti: sia di chi effettivamente sbaglia in campo, ma anche di chi – nei piano alti – non riesce a selezionare o preparare gli arbitri che nel bene o nel male decidono le sorti di un campionato intero. Il Napoli ha vinto, e la svista è stata – se cosi si può dire – ininfluente. Ma, in altre circostanze, un errore del genere avrebbe creato polemiche e nervosismi, andando a scaldare gli animi degli stessi giocatori o dirigenti, indipendentemente dalla società. È il momento che qualcuno si decida a fare qualcosa: che sia la scelta di introdurre la tecnologia in campo, o di effettuare una selezione più dettagliata, o una preparazione più adeguata dei direttori di gara. È chiaro a tutti che la Serie A – e soprattutto i tifosi – necessitino di una classe arbitrale degna di un campionato di primo livello, come dovrebbe essere quello italiano. Ora basta!