Pelillo...nell'uovo - Lo stadio e quel - 17...

A cura di Marcello Pelillo
03.04.2014 10:20 di  Marcello Pelillo   vedi letture
Pelillo...nell'uovo - Lo stadio e quel - 17...
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© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

Messo alle spalle lo sfizio di aver battuto i sabaudi, gli azzurri sono già proiettati al futuro. Una proiezione che può trovare degli ulteriori spunti nella vittoria di domenica. E' pur vero che ogni gara ha la sua storia e che la Juventus non aveva, probabilmente, la consueta fame. Tuttavia, il confronto ha confermato che diciassette punti di distacco sono troppi per i valori reali delle due squadre. Le distanze sono colmabili ma occorrono le strutture. Del resto, ne è consapevole già da tempo il produttore. Il tema dello stadio torna, così, ad essere caldo in queste ore. Il club, così strutturato e organizzato, ha già raggiunto un fatturato notevole.

Per avvicinarsi alle società che fatturano di più, per continuare la crescita, per ridurre quel meno diciassette, occorre incrementare il fatturato attraverso lo sfruttamento economico di nuove strutture. Uno stadio che produca reddito e ricchezza per il club e un settore giovanile organizzato al punto da fornire alla squadra giovani talenti. Il nodo più imminente riguarda l'impianto. La situazione del San Paolo è sempre più complessa a causa di leggi poco moderne e una burocrazia amministrativa che frena, come spesso accade in Italia, le iniziative private. Difficile fare previsioni quando bisogna confrontarsi con le amministrazioni pubbliche italiane. La soluzione più rapida potrebbe essere quella di un impianto nuovo altrove, dove si potrebbe progettare al meglio ogni cosa, a partire dalle questioni logistiche. Il San Paolo è la casa storica del Napoli ma il club non può attendere le amministrazioni. La società azzurra è arrivata ad un punto in cui è difficile crescere ancora con l'attuale organizzazione ed è più semplice, invece, fare dei passi indietro frenando la scia positiva di questi anni.