Vince ancora il cuore, che sia da monito agli azzurri

Magie del pallone, il Napoli tocca il fondo in Svizzera e dopo meno di un minuto è sotto col Verona. E i tifosi che fanno? Cominciano a urlare, esultare, incoraggiare i loro beniamini
27.10.2014 23:50 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: di Peppe Giannotti
Vince ancora il cuore, che sia da monito agli azzurri
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Magie del pallone, il Napoli tocca il fondo in Svizzera e dopo meno di un minuto è sotto col Verona. E i tifosi che fanno? Cominciano a urlare, esultare, incoraggiare i loro beniamini che…non possono più “tradire”. L'avranno capito di che stoff è fatto il napoletano?

Ecco la sintesi del “set” tra gli azzurri e i veronesi, i quali chissà forse avranno pagato la (rabbia tenuta dentro) pure per il Chievo! Fatto sta che come a un figlio al quale non sai dire di no, il pubblico d’istinto ha  deciso, ed  in pochi secondi avrà pensato che forse il Napoli poteva “morire” davvero proprio contro la più odiata femmina d’Italia. E' stato il cuore, la voglia di pensare che non poteva finire tra pseudi vetri rotti e uno spagnolo napoletizzato che perde senno e idee. Dopo la disfatta svizzera manco il gufo più acerrimo avrebbe previsto quel tiro nel sette mentre ti stavi pulendo il sediollino, nientemeno che di un islandese! Roba da prima pagina, invece accade, allo stadio ci si guarda negli occhi e si aspetta con timidezza una reazione, ma ci vuole tutto il primo tempo per rivedere i dentoni di  Marek, un gol centrale dei suoi. Ma come prendi gol da Halfredsson può capitare che un uomo con la barba corre a sinistra dribbla e mette al centro, e lui, Lorenzo, ma no, è Albiol che da una palla al bacio a Higuain che lo ringrazia frastornato. Poco prima Marek non stava nei panni per la doppietta, ma al secondo pareggio quello del 2 a 2 nel modo semplice in cui è arrivato (con Mandorilini che sotto i baffi godeva da pazzo) il Napoli sembrava davvero Penelope con la velocità con cui disfa ciò che fa di buono. Nella crisetta del  Napoli ci si dimentica perfino che Callejon è da due domeniche capocannoniere, e una nota marca di fotocopiatrici lo vuole come testimonial per il modo uguale in cui riesce quasi sempre a mettere la palla tagliente raso terra nell’angolino.

Commovente il coro al Pipita, ed egli risponde applaudendo a mani in su. Ma attenzione al particolare, il bomber non aveva ancora segnato! Una serata fantastica insomma, dal muso di Gonzalo ai 3 palloni portati a casa, incredibile il calcio. Serata corroborata dal salto oltre la sufficienza di tutti, proprio tutti. Ora ovviamente per non sciupare la priorità acquisita con gli scaligeri urge seconda prova nella nebbia di Bergamo, contro una formazione che segna poco, anzi pochissimo, mamma mia sembra quasi una maledizione. Anche un certo Denis non vede la porta da tempo, inutile stia qui a dirvi cosa o chi sta aspettando l’ex rimpianto German. 

Il turno infrasettimanale è una vera trappola, forse non ci voleva al di là di pericolosi turn over perché in attesa di sabato la Roma semistordita dal Bayern e soffocata dalla Doria, ha la possibilità unica che gli offre il calendario, quella di ripartire in casa col Cesena, ritemprarsi se mai con qualche goleada come ha fatto il Napoli e presentarsi al  San Paolo meno timorosa. Ecco perché Rafa dovrà raccomandare ai suoi ragazzi di andare in casa di Colantuono e strappare i 3 punti, per potersi trovare al duello del week end a un distacco ragionevole, che ti permetterebbe di affrontare l’anti Juve e di batterla come è successo lo scorso anno più di una volta, mica ce ne siamo dimenticati! Senza voli pindarici, si punta al terzo posto, si punta a divertire, mai più figuracce di un certo tipo, anzi vedendoli così il rammarico aumenta!