Higuain: "Ritorno a Napoli? Sono tranquillo, clima sarà quello che vogliono loro. Segnare 36 gol è difficile, ma alla Juve anche altri possono fare gol"

17.01.2017 07:52 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Higuain: "Ritorno a Napoli? Sono tranquillo, clima sarà quello che vogliono loro. Segnare 36 gol è difficile, ma alla Juve anche altri possono fare gol"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ancora microfoni aperti per Gonzalo Higuain. L'attaccante argentino ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, patrendo dalle critiche piovute sulla Juve dopo il ko di Firenze: "Il bilancio di questi sei mesi è positivo. Ma dobbiamo migliorare in trasferta, e anche l’approccio alle gare in casa. Possiamo andare a +4, ma da adesso in poi basta sbagliare. La Juve non può permettersi di cominciare le partite così".

È d’accordo con Bonucci, quando dice che sono mancate «le palle»?

"Sono d’accordo, l’atteggiamento del primo tempo non è stato quello giusto. Nel secondo abbiamo dimostrato di saper lottare fino alla fine, ma questa sconfitta ci amareggia".

Solo una questione di testa, di grinta? O c’è anche una componente tattica? Sembrate soffrire le squadre che vi aggrediscono.

"E’ vero che quando ci facciamo aggredire andiamo in difficoltà, per questo sarà fondamentale in futuro aggredire noi gli avversari, come qualche volta ci è riuscito. Il modulo invece non credo sia importante, né per me né per la squadra, che ha le capacità di vincere comunque. La questione è di testa. Sappiamo che sarà un campionato lungo e difficilissimo, la cosa buona è che dipende ancora da noi".

Le statistiche dicono che rispetto allo scorso anno, però, le arrivano molti meno palloni...

"Non importa. Io sono molto soddisfatto dell’inizio di stagione della squadra: siamo primi, siamo agli ottavi di Champions e in semifinale di Coppa Italia. E anche a livello personale sono contento: ho segnato abbastanza gol. Ora penso a migliorare ancora di più nei prossimi sei mesi. Gioco in una squadra nuova: ci vuole pazienza. Siamo primi in classifica e vuol dire che qualcosa di buono lo abbiamo fatto".

Troppe critiche, quindi, per questa Juve?

"Sì, direi di sì. Ma nei top club è normale che ci siano. So che funziona così ormai da 10 anni: per 7 stagioni sono stato al Real e ho imparato la lezione. Noi le critiche non dobbiamo ascoltarle, e nemmeno ascoltare gli elogi quando vinciamo. Ognuno sa quando sbaglia e quando fa bene: ci si deve comportare di conseguenza".

Si è fissato un obiettivo di gol, a inizio stagione?

"Arrivare a quota 36 come l’anno scorso è difficile, ma a me importa segnarne abbastanza per vincere titoli. Il numero non mi importa, per fortuna alla Juve ci sono anche altri che possono fare gol. E farne tanti".

Ad esempio Dybala. Barcellona e Real si stanno interessando a lui. Ha consigli, anche sulla base del passato blanco?

"Paulo è un grande giocatore, e io voglio sempre i grandi giocatori al mio fianco. Non so se sono vere o no le voci sull’interesse del Real. E in ogni caso la decisione se andarci sarebbe sua. L’importante è che stia tranquillo. Io sono contento di giocare con lui, e c’è ancora tanto da vincere insieme alla Juve".

Lei ha giocato anche con Messi e Ronaldo. Non chiediamo paragoni, ma…

"Giocare con quelli forti aiuta a crescere. Messi lo vedo sempre in nazionale, Cristiano non l’ho più sentito dopo aver lasciato il Real, ma c’è rispetto".

Ultima cosa, Maradona è recentemente tornato a Napoli. Fra un po’ toccherà a lei. Che clima si aspetta?

"Un saluto e un abbraccio a Maradona. Il clima sarà quello che loro vogliono che sia. Io sono tranquillo. La mia testa è concentrata solo su come aiutare la Juve a vincere più titoli possibili".