Si riparte! Il Napoli e Benitez si avvicinano alla nuova stagione con quattro certezze in più

20.07.2014 20:30 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
Si riparte! Il Napoli e Benitez si avvicinano alla nuova stagione con quattro certezze in più

Il Napoli che ha ripreso a correre sotto il sole di Dimaro può vantare molte più certezze rispetto a quelle dello scorso anno. Innanzitutto il modulo. Benitez lavora su un’ossatura tattica che gli azzurri hanno ben assorbito. Movimenti, sovrapposizioni, tagli e chiusure. Il 4-2-3-1 è il marchio dello spagnolo, l’impronta digitale della sua sagacia, il biglietto da visita per ogni avversario che si appresta ad affrontare gli azzurri. Uno schema cucito a pennello e con pazienza, che in breve tempo ha scalzato quel 3-5-2 indossato per anni e con proficui risultati.

La seconda certezza è la consapevolezza di forza della squadra. Il Napoli ha talento infinito, abbondanza di qualità in attacco, elementi esperti e carismatici, giovani talentuosi e sfacciati, gregari preziosi e proprio per questo indispensabili. Con qualche accorgimento in più, il puzzle risulterà ancora più completo. Un’opera d’arte pronta per essere scoperta, custodita da un telo che ne nasconde le mille peculiarità.

La terza certezza sono le idee chiare sul mercato. Questo Napoli sa perfettamente di cosa ha bisogno per migliorare. Conosce a memoria pregi e difetti, qualità e debolezze, lacune e forze di ogni reparto. Ne sono consapevoli De Laurentiis, Bigon e soprattutto Benitez, che dal mercato si aspetta elementi utili e non colpi altisonanti, calciatori funzionali al progetto e non prime donne che catalizzerebbero l’attenzione su di sé senza fornire un valido contributo alla squadra.

La quarta certezza, la più importante, si chiama Rafa Benitez. Un tecnico che ha sposato questo progetto ed intende portarlo avanti, almeno finché non avrà raggiunto i suoi obiettivi. Vincere a Napoli è impresa ardua, lui per ora gestisce ed ammalia la tifoseria ed i soliti impazienti con una capacità persuasiva comune a pochi. Ha nelle proprie mani l’intero controllo della piazza e del gruppo, è il valore aggiunto di una squadra che ha un senso solo se in panchina c’è lui a muoverla.