TRIPLICE FISCHIO - Chiriches, turnover e prime volte: a Bruges la più grande vittoria di Sarri

26.11.2015 22:55 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
TRIPLICE FISCHIO - Chiriches, turnover e prime volte: a Bruges la più grande vittoria di Sarri
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© foto di Insidefoto/Image Sport

Cinque su cinque. Non c’è turnover che tenga per il Napoli, che conquista l’ennesima vittoria in Europa League e - dopo il ko del Rapid Vienna - resta l’unica squadra a punteggio pieno nella competizione. Nel silenzio di Bruges è Chiriches a decidere la sfida contro i nerazzurri.

IL PROTAGONISTA - Otto cambi rispetto alla trasferta di Verona. Reina ed Higuain a casa, Mertens ed Insigne in tribuna. Stravolgimenti? Nessuno. Il Napoli è la stessa squadra di sempre. Qualche amnesia di troppo e nulla più. Solita idea di calcio, limpida e pura, anche con tante riserve e l’inserimento a centrocampo - zona nevralgica - di un classe ’94 come Chalobah, di belle speranze ma mai titolare in questa stagione. E’ questa, fin qui, la più grande vittoria di Maurizio Sarri: la capacità di montare e smontare la sua squadra a seconda delle circostanze senza mai perdere la propria fisionomia.

IL MOMENTO CHIAVE - Minuto 40 del primo tempo. Calcio d’angolo per il Napoli. Sul pallone va Valdifiori. Sfera al centro, Chiriches anticipa tutti ed insacca. Terzo gol europeo da calcio piazzato per gli azzurri. L’arma in più di Sarri, abile stratega dai calci piazzati, è tale - ad oggi - solo in Europa League. Prima di Chiriches avevano sfruttato una palla inattiva anche Mertens e Callejon. In campionato gli azzurri sono ancora a secco. Semplice casualità. Forse.

POTEVA FAR MEGLIO - Un passo indietro, se possibile, per Mirko Valdifiori. Il regista ex Empoli, titolare fisso in Europa League, non brilla e non sfigura. Gara da sei. Sufficienza piena dopo una gara in cui è sempre nel vivo del gioco ma quasi mai illumina la manovra. Passaggi orizzontali, l’assist per Chiriches da corner, qualche errore e un po’ di sofferenza in fase passiva. La presenza di tante riserve non lo aiuta di certo, ma da un calciatore simile - rivelazione dello scorso campionato - ci si aspetta sempre qualcosa in più. Avrà tempo e modo di crescere per entrare ancor di più negli schemi azzurri.