In tre giorni, eliminazione dall’Europa League e 0-1 con la Fiorentina: è il momento di cambiare rotta

Nella 29esima giornata della Serie A 2013-2014, il Napoli perde in casa contro la Fiorentina. Nonostante ciò, conserva ancora 7 punti di vantaggio sui viola.
25.03.2014 00:45 di  Vincenzo Perrella   vedi letture
In tre giorni, eliminazione dall’Europa League e 0-1 con la Fiorentina: è il momento di cambiare rotta
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© foto di Federico De Luca

Sfortunato col Porto, sfortunato con la Fiorentina. Negli ultimi tre giorni, il Napoli ha visto sfumare l’obiettivo europeo e definitivamente il secondo posto in campionato. Anzi, ora rischia addirittura di essere risucchiato dalla squadra di Montella che ha espugnato il San Paolo, dopo che anch’essa aveva assaporato l’amaro calice dell’eliminazione in coppa. E’ stato un anticipo della finale di Coppa Italia. Ma quella sarà un’altra partita.

Protagonista inatteso contro i gigliati è stato l’arbitro Tagliavento di Terni, il quale ha espulso (forse) frettolosamente Ghoulam, pur non essendo pienamente padrone della dinamica del fallo dell’algerino su Bakic. Sicuramente le polemiche della gara di andata hanno pesato sulla decisione (ma anche su altre) del fischietto umbro.

Il Napoli, ridotto in 10, avrebbe dovuto gestire in altro modo la partita. Magari Benitez ha pensato anche di vincerla, spostando Réveillère a sinistra (letteralmente in balia di Joaquin, guarda caso autore del gol partita) e lasciato Callejon a fare tutta la fascia come il miglior terzino che si rispetti. Eppure, in questi casi, si mette dentro un difensore e si toglie uno degli attaccanti, così salvaguardare almeno lo 0-0 e conservare quei 10 punti che sarebbero significati virtualmente il terzo posto (e preliminari Champions). Contro la “viola”, il Napoli torna a perdere in casa dopo la sconfitta col Parma del 23 novembre 2013. Nel fortino azzurro, quest’anno, troppe squadre hanno fatto punti.  

Anche giovedì sera col Porto, sull’1-0, nell’impeto di trovare il raddoppio, il Napoli ha cercato di vincere e non gestire la partita. Nei confronti da 180’ minuti, si può provare ad andare pure ai supplementari per raggiungere la qualificazione.   

Al di là degli episodi, della sfortuna e di quant’altro, quelli che restano sono i numeri. A nove gare dalla fine, il Napoli ha 58 punti, +7 sui viola, -6 dalla Roma (che ha ancora una gara in meno), con 53 gol fatti e 30 subiti. E restano anche le sensazioni. Il Napoli pare stanco, logorato dai tre impegni settimanali. Benitez ormai sembra affidarsi a non più di 13-14 giocatori. La squadra non gioca più palla a terra, ma ad un certo punto della gara comincia coi lanci dalle retrovie. Sembra quasi di rivivere gli ultimi tempi dell’era Mazzarri. Il solito problema della rosa con pochi elementi di qualità (quest’anno anche falcidiata da infortuni, alcuni dei quali sembrano non guarire mai) non aiuta le ambizioni del Napoli. E neppure la diatriba sullo stadio tra comune e società.

Non c’è nemmeno il tempo di analizzare la sconfitta con la Fiorentina, che subito ecco la trasferta di Catania. I precedenti in terra etnea non sono nemmeno confortanti. Il Napoli non ha mai vinto i Serie A in Sicilia. Proprio in questo momento bisogna sfatare l’ultimo tabù dell’era De Laurentiis. E dopo la trasferta di Catania, al San Paolo, è di scena la Juventus, che vorrà mettere l’ultimo mattone sullo scudetto proprio in casa degli azzurri.

Se il Napoli vuole cambiare rotta, e deve farlo, questo è proprio il momento giusto.