TMW - Benitez non ha capito l'Italia. O l'Italia non ha capito Benitez?

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L'Italia non ha capito Rafa Benitez. Ma anche Rafa Benitez non ha compreso a fondo l'Italia. Lo spagnolo è persona saggia, colta, intelligente. E' un grande allenatore ed i risultati della carriera, gli obiettivi raggiunti nella vita, lo raccontano. A Liverpool campeggia sì la statua di Bill Shankly sotto la Kop, ma nel museo di Anfield, sotto la scritta 'The Greatest Comeback Of The History', chiedere al Milan per ulteriori delucidazioni turche, c'è la sua firma. A Valencia è eroe, in Spagna lo vedrebbero tutti come successore ideale di Vicente del Bosque sulla panchina delle Furie Rosse. All'Inter pareva colpa di un ciclo finito e difficile da risistemare, da oliare, da far ripartire. Al Napoli si è trovato davanti una squadra troppo più forte e completa, in ogni senso, chiaramente la Juventus.

E così le aspettative di De Laurentiis non sono state rispettate ma al contempo pure quelle di Benitez non sono state soddisfatte dalle strategie dell'imprenditore campano. Benitez si aspettava di più e di meglio dal mercato, De Laurentiis dal campo, visto che la delusione di Bilbao è stata il primo piccolo strappo poi impossibile da ricucire. E' un peccato, che tra lo spagnolo ed il nostro paese non sia scattato quel feeling sperato. Non tanto per l'Inter, per il Napoli, ma proprio per il nostro calcio. Il Valencia ed il Liverpool non sono state certo avventure episodiche, ma frutto della sua conoscenza, della sua abilità. Ma non sempre si riesce a capirsi, a comprendersi. Ed a vincere insieme.