Il punto di Del Genio a TN: "Napoli, sii drastico: resti solo chi adatto al calcio di Ancelotti! Priorità attacco: niente Messi o Lewandowski, ma funzionali. Su Quagliarella..."

Il punto di Del Genio a TN: "Napoli, sii drastico: resti solo chi adatto al calcio di Ancelotti! Priorità attacco: niente Messi o Lewandowski, ma funzionali. Su Quagliarella..."TuttoNapoli.net
martedì 28 maggio 2019, 11:15Copertina
di Redazione Tutto Napoli.net
Questo e tanto altro nel consueto punto settimanale di Paolo Del Genio, noto giornalista, al microfono di Tuttonapoli.net.

La partita contro il Bologna, l'ultima di questo campionato. Ma anche il mercato, gli ultimi rumors e un bilancio su questa stagione appena terminata. Questo e tanto altro nel consueto punto di Paolo Del Genio, noto giornalista, al microfono di Tuttonapoli.net: "E' una partita difficile da commentare. Il Napoli ha cominciato bene, poi il Bologna ha fatto meglio, anche perché da parte degli azzurri ci sono stati alcuni errori, alcuni dei quali banali, di superficialità. E questi errori sono stati determinanti per il risultato finale".

Insigne e Verdi peggiori in campo? "Alcuni calciatori non hanno la testa giusta in questo momento e se questo accade quando la squadra deve essere aggressiva è un problema perché rischiano di trascinare in negativo anche il resto dei compagni, la squadra non riesce a giocare con lo stesso spirito. Il Napoli di Ancelotti gioca un calcio diverso, in verticale, rapido. Chi è in grado di farlo bene, chi non è in grado di farlo vada via. Bisogna essere drastici, perché questa deve essere la priorità: il tipo di calcio che vuole fare Ancelotti. Non bisogna farsi condizionare da sentimentalismi o questioni contrattuali. Con questo non dico che Insigne o Verdi debbano andare via. Però secondo me la conditio sine qua non per Insigne e tutti gli altri è quella di adattarsi al calcio di Ancelotti. Nessuno può pretendere che sia il resto della squadra ad adattarsi ad un singolo giocatore".

Quindi che tipo di calciatori si dovranno cercare sul mercato? "Ancelotti ha bisogno di calciatori aggressivi, sempre coinvolti nel progetto, che sappiano accettare anche le rotazioni. Per fare un esempio tirerei in ballo Mertens, per caratteristiche tecniche e testa. Il belga si è sacrificato, ha studiato il calcio di Ancelotti, l'ha capito e adesso si trova molto bene. E' questa la testa che bisogna avere".

Si prevede una rivoluzione per quanto riguarda i terzini. "Questo è un ruolo importante, ma la priorità deve essere quella di migliorare la qualità dei calciatori offensivi, ampliando le caratteristiche del parco attaccanti. Servono dei calciatori che abbiano delle cose che mancano al Napoli: la capacità dell'uno contro uno, la capacità di attaccare la porta e di difendere la porta. Serviranno dunque due uomini. Di nomi se ne possono fare tanti, non necessariamente devono essere Messi e Lewandowski, ma basta che abbiano queste qualità. Io preferirei prendere dei calciatori meno forti ma più funzionali al calcio di Ancelotti, sacrificherei la qualità alla funzionalità".

Ti piacerebbe rivedere Quagliarella al Napoli? "Tra le caratteristiche che mancano al Napoli ci sono proprio quelle di Quagliarella, bravo a giocare insieme alla squadra, ma anche vicino alla porta. Con lui potrebbe crescere anche Milik, che giocando accanto allo stabiese potrebbe fare ancora meglio, ma ovviamente i due si alternerebbero anche. Per lui fare un'eccezione rispetto alla filosofia societaria, non guarderei alla carta d'identità, anche perché quella di Quagliarella è falsa. A 36 anni ha fatto la sua miglior stagione, non credo che da un anno all'altro possa cambiare tutto. Andrebbe bene anche se ripetesse appena il 70% di quanto fatto quest'anno".

Stagione finita, adesso sì che possiamo tracciare un bilancio definitivo. "C'è un po' di rammarico per le partite in casa di Milan e Arsenal, in Coppa Italia ed Europa League. A San Siro il Napoli è arrivato in un momento di confusione, con dei problemi a centrocampo, tra chi andava via e chi veniva disturbato dalle voci di mercato. Inoltre gli azzurri furono anche un po' sfortunati, contro un Milan che aveva addosso l'entusiasmo del mercato. Contro l'Arsenal invece pure c'è stata sfortuna, ma i Gunners hanno fatto meglio del Napoli, che deve fare mea culpa su queste due partite. Per il resto la stagione è positiva, è stato fatto tutto ciò che si poteva, sia in campionato che in Champions League".