Il Mito del Pappone a rischio estinzione: il calcio sotto choc dopo il capolavoro di ADL

24.05.2018 23:57 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
  Il Mito del Pappone a rischio estinzione: il calcio sotto choc dopo il capolavoro di ADL

(di Arturo Minervini) - C’era Tantalo, costretto dal suo supplizio a non riuscire mai ad ottenere ciò che desiderava. Poi Dedalo, rinchiuso dalla sua sapienza dentro ad un labirinto. E Sisifo costretto a ricominciare la sua scalata con il pesante masso da trascinare in cima alla montagna in un ciclo senza fine. Ognuno di questi Miti della letteratura greca, avevano il chiaro scopo di punire un vizio umane, di fungere da monito a chi dovesse incappare nella tentazione di credersi vicino alle divinità. Dall’antichità ai giorni nostri, con vicende che assumono portata mitologica ma che sono poco supportate dall’analisi dei fatti. Quello del ‘Papponismo’ è un mito ormai fortemente radicato in una parte della tifoseria, che con assoluta libertà può assumere la propria posizione sulle scelte di Aurelio De Laurentiis e sulle capacità di investimento della SSC Napoli. Certamente, però, l’avvento di Carlo Ancelotti sulla panchina azzurra rappresenta un punto di svolta di questa leggenda.

Semplici, Giampaolo, al massimo l’esotico Fonseca. Era convinzione comune che a raccogliere l’eredità di Sarri sarebbe stato un tecnico non ancora all’apice, ripercorrendo magari la strada già fatta dallo stesso Maurizio. Un giovane di prospettiva insomma, uno che non avrebbe infiammato la piazza e che avrebbe comportato un passo indietro sulla credibilità del progetto azzurro in Italia e, soprattutto, sul piano europeo. Nessuno, davvero nessuno, avrebbe ipotizzato lo scenario che è diventato realtà in poche ore: Sarri che prende tempo, De Laurentiis che invece non vuole più perderne e liquida il tecnico (in attesa di offerte dall’estero) e chiude in poche ore con uno dei tecnici più vincenti al mondo. Un vero choc per quelli che avevano bollato l'affare come impossibile, esponendosi a figuracce sui vari social.

Chiaramente l’arrivo di Ancelotti rappresenta il primo passo verso un futuro ancor più radioso, ma va sottolineato come il suo arrivo rappresenti già una garanzia per presente e per il domani. Perché appare impensabile credere che uno come Carletto abbia accettato Napoli senza avere, dal patron, garanzie chiare su ambizioni e sulla volontà di diventare sempre più un riferimento anche a livello internazionale. I 6,5 milioni annui del triennale sono tanti, ma la credibilità di Ancelotti impone innanzitutto una valutazione sulle prospettive del club. Evidente, dunque, che Il Mito del Papponismo, corrente di pensiero radicata in alcune frange della tifoseria azzurra, è destinato a subire una forte spallata dopo questa scelta. In attesa dei primi colpi di mercato, che saranno indicativi delle ambizioni, non si può che riconoscere l’assoluta genialità del colpo Ancelotti. Un De Laurentiis che sembrava essere messo alle corde dall’addio annunciato di Sarri, ne è uscito a braccia alzate e trionfante: colpo ad effetto tipico di chi ha davvero dedicato una vita al cinema…