Il punto di Del Genio a TN: "Altro che Napoli in crisi, con la Samp quasi perfetto! Grazie Marek, ma niente enfasi: era pronto ad andare già prima. San Paolo semivuoto, che paradosso: sarebbero di più se coinvolti per il quarto posto?"

05.02.2019 07:40 di  Pierpaolo Matrone  Twitter:    vedi letture
Il punto di Del Genio a TN: "Altro che Napoli in crisi, con la Samp quasi perfetto! Grazie Marek, ma niente enfasi: era pronto ad andare già prima. San Paolo semivuoto, che paradosso: sarebbero di più se coinvolti per il quarto posto?"
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"Contro la Sampdoria ho visto un Napoli non lontanissimo dalla perfezione. Ho visto una grandissima squadra, concentrata, con qualità di gioco. Tutto questo è emerso poi anche dai numeri". Paolo Del Genio, noto giornalista ed esperto di tattica, analizza così Napoli-Sampdoria nel suo consueto punto settimanale al microfono di Tuttonapoli.net: "Il Napoli ha tirato 14 volte su 18 nello specchio, ha completato il 90% dei passaggi, ha giocato a gran velocità e sempre in verticale. Ho visto un grande calcio, molto spettacolare in entrambe le fasi. Il Napoli ha avuto coraggio anche nell'uscita dal basso palla al piede. Ho visto l'opposto esatto di una squadra in crisi, come era stata frettolosamente definita".

Critiche frettolose dunque, si è anche riaperta una piccolissima speranza per lo scudetto, fermo restando che sarebbe un'impresa quasi impossibile. "Non voglio pensare troppo a questo. Il Napoli ha vinto 16 partite su 22, quest'anno sta viaggiando ad una media simile allo scorso anno, quando sono stati fatti 91 punti. E' ormai evidente che la squadra fa sempre tanti risultati. Vedendo soltanto il livello di prestazioni della Juventus verrebbe da sperare un po', perché sta giocando veramente male, anche contro la Lazio quando ha vinto. Ma, conoscendo tutto il resto, a partire dal valore dell'organico e altre situazioni che già si sono verificate nel calcio italiano, non me la sento di illudermi e di illudere".

Zielinski si sta alternando tra la fascia sinistra e il ruolo di centrocampista centrale. Dove si esprime meglio secondo te? "In questo momento si sta caratterizzando come un calciatore in grado di fare benissimo tutti i ruoli del centrocampo, trequartista compreso. E' l'uomo che equilibra la squadra, se con la testa sta in campo può giocare ovunque e fare la differenza. A differenza di Fabian, non vedo chissà quale divario tra quando gioca sulla fascia sinistra e quando gioca centrale. Lo spagnolo, invece, fa troppo meglio in mezzo, anche se pure da esterno fa bene".

Ora lo spagnolo lo vedremo spesso titolare in mezzo, visto l'addio di Hamsik. "Sì, le soluzioni sono queste. Vedremo di più anche Diawara, ma Zielinski può agire anche al centro in qualche circostanza, visto che ora il Napoli ha recuperato anche un esterno come Verdi, per il quale in estate è stato fatto un investimento da 25 milioni di euro. Non si tratta di una riserva. Poi c'è anche Younes. Secondo me, nonostante la partenza di Hamsik, ci sono ancora le coppie in tutti i ruoli".

Come la leggi questa inaspettata cessione di Marek Hamsik? "Alla fine ha deciso Hamsik. Le parole di De Laurentiis non sono state una gran novità. Hamsik era pronto ad andare al Milan, all'Inter e dopo il corteggiamento di Allegri anche alla Juventus. Solo che poi non si sono creati i presupposti, il Napoli l'ha trattenuto e lui, come deve fare un professionista, ha accettato la scelta della società, ma non è che non era allettato e non sarebbe andato via. Per cui tutto molto normale. Io sono un per un grande "Grazie" a Marek Hamsik per quanto fatto in questi anni a Napoli. Ma non sono per l'enfasi assoluta. Si è comportato correttamente, bravo a non aver fatto come altri calciatori, ma per me questa dovrebbe essere la normalità. Gli scorretti sono quelli che non rispettano i contratti".

Chiusura sul San Paolo: con la Sampdoria meno di 20 mila spettatori nonostante i prezzi popolari. A cosa è dovuta questa situazione? "E' un dato molto strano. Non c'è un solo motivo. Se la ragione è legata alla situazione di classifica non me lo spiego tanto. Il Napoli è secondo, gioca spesso bene, segna tanto: queste sono tutte cose che dovrebbero attirare le persone allo stadio. Altrimenti si va incontro al paradosso. Per far venire la gente allo stadio bisogna andare meno bene ed essere invischiati in una lotta Champions League e rischiare di non piazzarsi? Mi sembra una contraddizione troppo grande".