Spalletti a KKN: "Cagliari o Barça è la stessa cosa. Koulibaly? Spaventoso. Osimhen? Curioso delle sue possibilità future"

Spalletti a KKN: "Cagliari o Barça è la stessa cosa. Koulibaly? Spaventoso. Osimhen? Curioso delle sue possibilità future"TuttoNapoli.net
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sabato 19 febbraio 2022, 15:22Copertina
di Antonio Noto
"Dobbiamo riuscire a fare il Napoli, perché ci chiamiamo Napoli e basta proporre il nostro livello di calcio per essere felici".

Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, è intervenuto ai microfoni di ‘Radio Goal’ su Kiss Kiss Napoli.

La personalità del Napoli è cresciuta?Si è chiaro che quando poi si tratta di fare un’analisi si fa sempre a constatare di quello che è successo nei momenti difficili. Si può dire che il nostro Napoli un po’ della sua storia la sta costruendo e la sua personalità la sta facendo pezzo dopo pezzo. Sta mettendo davanti a sè quello che sa fare, posso dire che ora abbiamo più consapevolezza. E’ chiaro che mettere timore in momenti della gara a squadre di questo livello è tanta roba. Oltre al primo tempo di Barcellona, ci metterei anche un bel pezzo della gara con l’Inter e la vittoria di Venezia su un campo insidioso. Chi ha giocato al calcio conosce che quella non era una partita facile da portare a casa. Quando hai dimostrato in quelle partite che puoi farlo e lo sai fare, lo hai dimostrato anche a te stesso. Da quel punto lì non si può più tornare indietro ma andare solo avanti”.

Che aggettivo per la prestazione di Koulibaly a Barcellona?Con lui sono finiti gli aggettivi, probabilmente se penso a quello partita dico spaventoso. Avendoci a che fare l'ho esaltato, adesso comincio quasi a spaventarmi per quello che ha dimostrato. Spaventoso per la calma e l’autorità che ha dimostrato, si è fatto sempre trovare pronto al punto giusto”.

Bilancio delle dure gare contro Inter e Barça?Direi più una presa d’atto. Vedo una squadra crescere e giocare alla pari contro grandi club a livello mondiale. Ho visto giocare con fiducia e divertirsi nei momenti positivi e soffrire quando c’era bisogno di soffrire, come nel secondo tempo di Barcellona. Questo mi fa stare in sintonia con i miei giocatori e con tutto l’ambiente che li circonda. Per me è facile fare un bilancio perché io ci sto bene con tutto quello che mi sta intorno”.

Come si prepara la gara di Cagliari?Non cambio risposta o pensiero su quello che ho anche detto le ultime volte. Se a me arriva il Cagliari o il Barcellona il concetto resta sempre lo stesso. Dobbiamo riuscire a fare il Napoli, perché ci chiamiamo Napoli e basta proporre il nostro livello di calcio per essere felici. Solo quello che non sa niente di calcio calpestato può pensare che sia una partita con meno insidie rispetto alle gare con Barcellona e Inter. E’ una squadra che si è rinforzata e che ora è in fiducia e in sintonia con il carattere e l'esperienza del suo allenatore, che conosciamo bene qui. A Napoli ci ha lavorato e ha fatto vedere che qualità professionali ha. Per cui in questa partita le insidie ci sono tutte, dobbiamo allo stesso livello delle grandi partite che abbiamo giocato recentemente.

Alzare l’asticella rispetto agli obiettivi stagionali iniziali? "Non lo so, vogliamo sempre giocare al massimo, partita dopo partita. Non si possono fare calcoli a lunga distanza. Il nostro futuro dipende da quello che faccio nel presenteo. Entriamo nel vivo del campionato, ma io sono ci sono già entratodal primo istante che sono arrivato a Napoli. Vorrei 13 gioie e figate di fila, poi sportivamente sarei pronto anche a morire. Come si dice a Napoli ‘Vedi Napoli e puoi muori’”.

Che cosa può dare Osimhen al Napoli?Ci può sembrare qualcosa di stratosferico. Non riesco a capire dove possa arrivare, mi esalta il pensiero di cosa possa diventare, Mi mette curiosità la sua possibilità futura. L’avete visto nell’ultima partita dare quegli strappi di 40m, portandosi dietro tutta la difesa avversaria e poi sbagliando il cross. Ma è abbastanza vicino a mettere a segno questi cross pennellati, il primo a convincersi deve essere lui. Può fare anche altre cose e i compagni devono imparare e ad essere all’altezza di uno così. Giocare con calciatori come Osimhen, Koulibaly, Insigne e Fabian e tanti altri, significa farsi trovare pronto. Quando giochi con questi enormi talenti sei un po’ condannato a migliorare se vuoi convincerti”.

Chi può recuperare dei 4 infortunati (Anguissa, Lobotka, Lozano e Politano)?Per Cagliari nessuno, per Barcellona bisognerà valutare. Credo che dei quattro possa recuperare solo Politano. Bisogna valutare nelle partite successive, meglio evitare di dire che abbiamo recuperato tutti perché poi ce ne succedono di tutti i colori”.