La risposta di Sandreani ha sgombrato il campo da equivoci sul modulo
Nelle due conferenze stampa di Antonio Conte da allenatore del Napoli, quella di presentazione e la seconda in ritiro a Dimaro, non sono mancate le domande sul sistema di gioco che sarà utilizzato in quest'esperienza in azzurro. L'allenatore salentino ha parlato di 4-4-2 (ossia 4-2-3-1) e di 3-4-3, con una preferenza per questo secondo modulo.
Durante i primi giorni in Val di Sole, sin dai primi allenamenti, la squadra ha provato la linea a cinque, che in fase di sviluppo diventa chiaramente a tre, più due centrocampisti, con gli esterni che salgono. Il dubbio era legato all'attacco: un centravanti con due esterni o un centravanti con due trequartisti? Ieri la risposta di Mauro Sandreani, uno dei collaboratori tecnici di Conte, ha sgomberato il campo da equivoci: "La costruzione passa da tre difensori più due centrocampisti e sulla trequarti il gioco passa dai 2 trequartisti, i quinti che diventano offensivi più la punta".
Utilizzando il termine 'trequartisti', Sandreani ufficializza di fatto il sistema di gioco che vedremo con maggiore frequenza: più che di 3-4-3, come fatto da Conte, bisogna parlare di 3-4-2-1. D'altronde ce ne eravamo accorti già nelle sedute tattiche sullo sviluppo offensivo e nel primo test con l'Anaune Val di Non: per favorire lo sviluppo offensivo, diretto e verticale, i partner del centravanti vengono molto in mezzo al campo e agiscono proprio da trequartisti
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