Quando Gattuso affrontò a muso duro il 21enne Hamsik

Undici anni dopo, Gattuso e Hamsik si ritrovano. Pur senza incontrarsi: il primo è accostato alla panchina del Napoli, il secondo tornerà al San Paolo
10.12.2019 07:00 di Fabio Tarantino Twitter:    vedi letture
Quando Gattuso affrontò a muso duro il 21enne Hamsik

"Cosa vuoi? Cosa fai?" urla Gennaro Gattuso a Marek Hamsik, un ragazzo di ventuno anni - era il 2008 - che si limita a rispondere senza alzare la voce dopo aver commesso un normale fallo. Arriva Paolino Cannavaro a sfidare Rino, lo seguono Gargano e Contini, interviene Rocchi a raffreddare la temperatura. Il Meazza fischia. Sono tutti con Gattuso. Che si sente forte ed esagera. Ne approfitta perché Hamsik è poco più di un ragazzino con volto fanciullo e sguardo innocente. 

"Ero giovanissimo e lui un giocatore importante. Preferii stare zitto per evitare l’ammonizione" spiegò Hamsik cinque anni dopo. Un episodio storico, manifesto del suo dna. Non è mai stato timido, Marek, solo rispettoso. Quella volta accettò la sfida, restò fermo, per nulla intimorito. Non indietreggiò. Non serve alzare la voce per farsi sentire. Qualcuno gli rimproverava il carattere, altri ne hanno elogiato la signorilità. Lo stile. Merce rara. Hamsik è stato un orgoglioso capitano del Napoli. Un esempio di comportamenti e mai solo di parole. Non è per forza leader chi urla. 

Stasera, undici anni dopo, Gattuso e Hamsik si ritrovano. Pur senza incontrarsi: il primo è accostato alla panchina del Napoli, il secondo tornerà al San Paolo. Due sguardi (di allora) che fisseranno una notte speciale. Contraddittoria. Hamsik e Gattuso si sono affrontati tante altre volte, sorridendo di quell'episodio, scherzando e battendosi in ogni affascinante duello. Gattuso, nel 2011, commentò così il possibile arrivo di Marek al Milan: "Piace ad Allegri ma non so se arriverà. Sento parlare di una richiesta di 40 milioni, una cifra inarrivabile per il calcio italiano di oggi. Hamsik è un centrocampista di qualità, il suo acquisto ci renderebbe più competitivi, ma per vincere la Champions ci vuole altro". Per il Milan, neppure ogni 'altro' è bastato per tornare a vincerla. Buon per il Napoli: s'è goduto altri otto anni di Marek.