I due gol subiti a Granada hanno mostrato il più grosso difetto del Napoli (e dipende da Gattuso)

A questo punto, se dopo un anno e mezzo di lavoro sono i meccanismi della linea difensiva a non funzionare, è lecito o no chiedersi se è colpa di Rino?
19.02.2021 16:25 di  Pierpaolo Matrone  Twitter:    vedi letture
I due gol subiti a Granada hanno mostrato il più grosso difetto del Napoli (e dipende da Gattuso)
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Non le (tante) assenze, non i troppi impegni. Non la condizione fisica, men che meno il valore delle squadre in campo. La sconfitta di Granada, probabilmente con la prova peggiore del Napoli da quando c'è Rino Gattuso alla sua guida, non è figlia di nulla di tutto ciò. E, mai come stavolta, la colpa non è da ricercare nell'atteggiamento dei calciatori, spesso criticato dopo le tante debacle - cinque nelle ultime nove partite - di questo periodo. Certo, quando si perde giocando così male, le responsabilità vanno ripartite tra tutti: proprietà, dirigenza, staff, allenatore e calciatori. Ma ciò che denota il 2-0 rimediato in Spagna è un problema di natura più profonda, che va oltre le colpe dei singoli e che era stato palesato anche in altre occasioni (vedi Verona).

DISORGANIZZAZIONE DA FERMO - Per rendersene conto basta analizzare i due gol subiti in Andalusia. Sul primo, il colpo di testa di Yangel Herrera, il Napoli decide di fare densità sulla sinistra, costringendo praticamente Kenedy al traversone profondo. E l'idea può anche starci, a patto che la linea difensiva sia ben organizzata. Quando invece l'ex Chelsea crossa verso uno dei tre compagni in area ci si accorge che le marcature sono molto casuali. Maksimovic è in area e non tiene a bada nessuno. Presidia una zona di campo vuota di avversari, non pensa a marcare, non scala. Non viene neanche richiamato da nessuno a farlo. Ed è così che il Napoli viene sorpreso alle spalle del terzino, Di Lorenzo, in una posizione troppo centrale. 

DISORGANIZZAZIONE IN TRANSIZIONE - Pochi minuti dopo arriva il 2-0. E se nel primo caso c'era stata una disorganizzazione difensiva su una palla da fermo battuta corta (errore gravissimo), nel secondo il Napoli dimostra di non sapersi ragguardare neanche dal contropiede, la migliore arma a disposizione di Diego Martinez. E' un Napoli disordinato anche nelle transizioni negative. Machis manda in porta Kenedy con un solo passaggio, nonostante ci siano ben tre difensori azzurri in copertura. Stavolta è Rrahmani a rimanere troppo in mezzo e non accorciare sull'attaccante, benché in quella zona di campo non ci sia nessuno, se non il compagno di reparto Maksimovic, anch'egli confuso nel movimento di difesa. Sarebbe bastato distribuirsi meglio (come si può vedere dai fermo-immagine di seguito) per evitare il tiro di Kenedy. A questo punto, se dopo un anno e mezzo di lavoro sono i meccanismi della linea difensiva a non funzionare, è lecito o no chiedersi se qualche colpa vada data anche a Rino Gattuso? Quella di Granada, più di tutte le altre, è la sua sconfitta.