Gazzetta e la 'presta libertà' di Insigne: "Frase tipica della galera, da evitare..."

L’amplificazione sui social di qualsiasi evento può trasformarsi in un boomerang, scrive la Gazzetta dello Sport in merito al video di pochi secondi che "sembra il classico saluto al tifoso - Checco il nome - ma poi quell’augurio finale suona decisamente strano, stonato «Ti auguro una “presta libertà”». L’espressione in slang poco italiano e manco tanto napoletano è tipica degli ambienti delinquenziali, cantata con ossessione da certi neomelodici, ed è dedicata a chi sta in galera perché presto possa uscirne".
La spiegazione alla richiesta di alcuni tifosi: "Insigne anche per far presto - aveva il treno in partenza - ha realizzato convinto si trattasse di un malato di Covid cui augurare un immediato ritorno alla vita sociale, uscendo dall’isolamento. Quella “presta libertà” doveva frenare Insigne, perché purtroppo l’espressione non è manco ambigua e ha un significato preciso. Una gaffe da non drammatizzare ma che non dovrebbe capitare ai personaggi famosi, che sono anche esempio per altri giovani. Quello che Lorenzo cerca di essere attraverso una generosità difficilmente quantificabile verso chi sta peggio. È stato usato strumentalmente ma avrà capito la lezione".
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