Per 90’ bisogna fregarsene di Messi: esiste solo il Napoli

Esiste un bene superiore: il Napoli. E tutto il resto deve inchinarsi almeno fino al triplice fischio finale.
25.02.2020 11:10 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
Per 90’ bisogna fregarsene di Messi: esiste solo il Napoli

Incrocio suggestivo. Leo nella casa di Diego, a calpestare la stessa erba, a respirare la stessa aria che aveva ispirato ed indicato la strada alla divinità data al mondo a Lanus il 30 ottobre del 1960. Un incontro atteso da tanto, un ricamo con la storia tra passato e presente dell’Argentina, ma non solo. Perché quel ragazzino nato a Rosario il 24 giugno dell’87 Napoli l’ha sempre guardato con occhi diversi, in fondo lo ha sempre sostenuto come una piccola eredità anche sua. 

La grande accoglienza riservata a Leo è una bella pagina di sport. Applausi sinceri, sguardi rapiti, qualche mascella cascante dinanzi a colui che regna da una decina d’anni sul pianeta calcio. Giusto così. Giustissimo. E lo sarà fino ad un momento prima del fischio d’inizio di Napoli-Barcellona. Poi, però, Messi sarà un avversario. Il migliore avversario possibile. Ma pur sempre un avversario. Ed il Napoli dovrà provare a batterlo, con tutta la cattiveria che una stagione come questa deve aver accumulato dentro al petto. 

Per 90’ esiste solo il Napoli. Da sostenere, da spingere, da tenere in piede se dovesse esserci qualche momento di sbandamento. Perché lo sport è rispetto, esaltazione del talento, ma pur sempre agonismo. Competizione. Trasformare questa doppia sfida in una sfilata sarebbe di grande provincialismo. Per 90’ dovrebbe fregarci zero di Messi, dell’amore incondizionato che chi ama il calcio prova verso questo fenomeno. Esiste un bene superiore: il Napoli. E tutto il resto deve inchinarsi almeno fino al triplice fischio finale.