Marino: “Conte ha sfruttato i giocatori al massimo. Spalletti aveva Kvara e Osimhen…”

Marino: “Conte ha sfruttato i giocatori al massimo. Spalletti aveva Kvara e Osimhen…”
Oggi alle 15:10Le Interviste
di Francesco Carbone

Pierpaolo Marino, ex direttore generale del Napoli, è intervenuto a ‘Il Bello del Calcio’ su Televomero: “La gioia sta nell’attesa. Questo deve essere un momento di gioia e non di scaramanzie, perché il Napoli sta volando in classifica e vince machiavellicamente. Conte – che da quest’anno definiremo l’alchimista – nonostante tutte le sfortune studia le giuste misure tattiche e psicologiche. Lecce-Napoli? Ho già detto che il Napoli deve andare in campo con autostima e deve volare, l’obiettivo è ben chiaro e io vedo solo positività, godiamoci il momento invece di reprimerci. Sorseggiamo questo splendido caffè, poi apriremo lo champagne una volta arrivati fino in fondo.

Questo è il momento in cui lo Scudetto si vince credendoci, avendo la convinzione di averlo quasi ottenuto. Avere paura sarebbe solo deleterio. A Lecce si è visto un Napoli machiavellico, sceso in campo col piglio della grande squadra che vuole vincere con l’entusiasmo. Il clima non era facile: non c’erano solo la contestazione e la voglia dei pugliesi di ricordare il fisioterapista scomparso, ma c’era anche anche una squadra che aveva bisogno di punti fondamentali in chiave salvezza.

Lo Scudetto del Napoli sarebbe un miracolo, come ha detto Conte, ma sarebbe frutto del lavoro e di un lungo work in progress che si è concluso a gennaio. Gli azzurri sono in procinto di vincere il loro secondo titolo negli ultimi tre anni, inutile dire se si tratti degli Scudetti di Sarri o Conte: l’allenatore più bravo è quello che si adatta ai calciatori che ha, la formazione di Spalletti – che ho avuto per quattro anni e stimi come uomo e tecnico – aveva Kvara al massimo della condizione e della motivazione, più Osimhen. La squadra di Conte era reduce da un crollo psicologico avvenuto l’anno scorso e il germe della sconfitta, come ci insegna la Sampdoria, è difficile da estirpare. Se arriverà il successo, sarà merito di Conte nell’aver sfruttato i giocatori al massimo. Più si depaupera la rosa, poi falcidiata da infortuni, più si valorizza il lavoro dell’allenatore. Troppa sofferenza? È una componente normale in questi momenti, il Napoli si gioca tanto e lo fanno anche le sue avversarie.

Ultime tre gare? Genoa, Parma e Cagliari non sono squadre che in questo momento possono fermare il Napoli. In passato ho detto che delle ultime quattro sfide, la più difficile era a Lecce. Ora dico che la partita più insidiosa è quella con il Parma, perché ha una filosofia di gioco e potrebbe non essere ancora salvo. Il rendimento della formazione di Chivu è da 8°/9°posto Il Cagliari dovrebbe già aver raggiunto l’obiettivo della salvezza, mentre il Genoa ora non potrà raggiungere nemmeno il 10°posto – che dà proventi in più ai club – dopo il ribaltone subito dal Milan. Il Napoli deve temere solo sé stesso, perché è proprietario del suo destino”.