Il primo passo è fatto! Vincere con sofferenza ti rende felice

Il primo passo è fatto. Un gol di Raspadori e tanta cattiveria e il Napoli porta a casa una vittoria sofferta ma fondamentale. A Lecce non è facile e subito lo si capisce. Il clima è teso e quando il Napoli segna dopo un minuto sembra manna dal cielo ma ecco il fuorigioco millimetrico. Il Napoli tiene il pallino del gioco e prova a costruire, il Lecce la mette sul lancio lungo. La gara è spezzettata anche per la protesta dei tifosi salentini e il Napoli deve ripartire. Il vantaggio arriva su calcio piazzato. Raspadori indovina l’angolo dal limite dell’area grazie a un bel velo di McTominay. Gli azzurri gestiscono ma il Lecce su un calcio d’angolo regalato mette paura alla difesa azzurra. Colpo di testa di Gaspar e palla sulla traversa. La sfera scende e batte sul petto di Spinazzola con il Lecce che chiede il rigore. Rigore netto non dato invece al Napoli con Raspadori, lanciato da McTominay, che entra in area e tira ma viene falciato al momento del tiro che esce di poco. Massa dice no e il VAR resta silente come sempre.
Il secondo tempo è sofferenza e poca lucidità di alcuni calciatori. Il Napoli aspetta e prova a ripartire ma non riesce a creare azioni degne di nota e il Lecce con il passare dei minuti prende campo, troppo. Gli azzurri gestiscono e non subiscono tanto ma ci chiediamo perché non continuare ad attaccare e dare il cosiddetto colpo di grazia? Forse è strategia, forse è piano gara, forse è anche bracciano corto al di là delle scelte di Conte. Entrano Billing, Ngonge e Simeone ma il loro apporto è poca cosa e la sofferenza resta anche nel recupero finale. Il finale è liberazione e gioia e la consapevolezza di aver fatto un passo avanti importante.
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