VIDEO - L'editoriale di Chiariello: "Senza Juve, Inter e Milan si ammazza il calcio"

Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha parlato nel suo consueto editoriale: “Il campionato in parte corre per il Napoli e in parte no. Chi sta facendo di tutto per creare un disastro epocale nella usa storia è la Juventus, che rischia di essere estromessa dalla Champions dopo aver creato il golpe della Superlega. La Juve ha pareggiato con fatica con la Fiorentina. Chi invece ha sparigliato le carte è il Cagliari. I sardi erano già morti e sepolti ed invece traggono la forza per fare tre vittorie consecutive. Con questo strappo il Cagliari ha messo in crisi e sull’allerta non solo il Benevento ma anche Spezia e Torino. Ora i granata sono invischiati in piena bagarre salvezza nonostante lo sforzo prodotto dopo l’arrivo di Nicola. Il Torino deve giocare col Napoli e nel recupero del 18 maggio contro la Lazio.
Il Napoli a Torino è chiamato a vincere, ma potrebbe bastare anche un pari. Ci sono due notizie: una bella e una brutta. Quella bella è che il Napoli è matematicamente in Champions se vince tutte le sei prossime gare, per gli effetti degli scontri diretti di quelle che lo sopravanzano. Quella brutta è che però e deve vincere, questo significherebbe che gli azzurri chiudere il campionato con 7 vittorie consecutive, facendo n girone di ritorno da 47 punti, con 15 vittorie su 19 partite, 2 pareggi e 2 sconfitte. Sarebbe un punteggio altissimo, solo due volte nella storia il Napoli ha fatto meglio, entrambe con Sarri con 48 punti. Sarebbe un’impresona dopo quanto accaduto tra gennaio e febbraio. Il Napoli non può fare sconti a nessuno. Se il Milan non vince a Roma con la Lazio a Torino potrebbe bastare anche un pari, ma il Napoli non deve fare conti. Questo sarebbe anche un toccasana per il Benevento che si è letteralmente piantato in classifica.
SUPERLEGA - Penso solo che sia una grande occasione persa. E’ evidente che non esiste al mondo una manifestazione senza il merito sportivo, che nello sport è imprescindibile. Lasciamo stare il Sei Nazioni o lo sport professionistico americano, quello è un campionato nazionale ed è ha altre regole. Il modello da seguire è quello del basket europeo, con l’Eurolega. Anche lì sembrava che si dovesse rompere tutto ma alla fine l’Eurolega è nata e cresciuta ed è l’unica vera alternativa alla NBA, però è una competizione dove il merito sportivo esiste. Ad esempio la Virtus Bologna, tra i fondatori dell’Eurolega, negli ultimi anni non ha ottenuto i risultati ed è fuori dalla manifestazione. Con promozioni e retrocessioni la Superlega sarebbe stata una grande competizione. I ragazzi non guardano più la tv, ma solo i device. Una Superlega trasmessa in streaming su smartphone e tablet avrebbe consentito di reperire quei fondi che le società non riescono più a reperire. Abbiamo eletto Ceferin a Robin Hood quando è un burocrate, unico che si è raddoppiato lo stipendio in piena pandemia. Avere un calcio di vertice sarebbe stato importantissimo, ecco perché De Laurentiis ha taciuto e non si impegnato contro Agnelli, Marotta e Gazidis.
Il presidente del Napoli è stato il primo ad avere la visione della Superlega, andava solo introdotto il merito. Ho sentito cose aberranti: ‘Via Juve, Milan e Inter dalla Serie A, finalmente avremmo un calcio pulito’, invece no, senza questi tre club avremo ammazzato il calcio. Noi vogliamo vincere ma per vincere dobbiamo battere i club storici, non eliminarli”.
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