Il punto di Silver Mele a TN - Tesoretto da 100 mln per un mercato autofinanziato: no alle cessioni eccellenti

Mettiamo ordine alle valutazioni e per far questo è giusto partire da quanto ha raccontato la gara di fine stagione del Dall’Ara. Solito copione sebbene Ancelotti nel suo personalissimo percorso sperimentale si sia trovato a rimpiazzare gli squalificati Allan e Koulibaly, autentici pilastri. Spazio a Luperto e riassetto della linea in fase di proposizione con gli esterni Malcuit e Ghoulam altissimi ai lati di Zielinski e Fabian, con Verdi al fianco di Younes e Insigne per sostenere la punta unica Milik. Così il Napoli di Bologna non cambia pelle e purtroppo neppure spartito. Costruisce dominando l’avversario nel primo tempo ma il gol non arriva in nessun modo. E’ morbido il Napoli laddove invece servirebbero cattiveria e cinismo. Verdi è impalpabile, Younes non trova spazi, Insigne si specchia senza mordere. Milik dalla sua ha volontà da vendere ma prendere la porta di questi tempi è qualcosa che proprio non gli riesce. Così il Bologna che del serbo Mihajlovic pare abbia mutuato anima e determinazione mette la freccia due volte in pochi minuti. La ripresa è quella della reazione orgogliosa e della rimonta che solo il palo di Zielu, 28esimo in stagione, impedisce alla truppa di Ancelotti. Poi sfortunata nella carambola che regala a Santander l’etichetta di match winner. 79 punti, 12 in meno rispetto allo scorso anno e ampia possibilità di valutare chi sin da Dimaro sarà da Napoli e chi invece destinato a lasciare spazio ad altri.
Migliorare vorrebbe dire aggiungere un terzino destro fortissimo, che destini ad alternativa Malcuit. Giovanni Di Lorenzo per caratteristiche ha tratti da Napoli e dovrebbe inaugurare i colpi in entrata. Dei 5 gol segnati in A quest’anno fu decisivo quello agli azzurri nella sfida del Castellani. Koulibaly, Allan e Insigne: sono le pedine che De Laurentiis vorrebbe confermare, in ordine di importanza e in base alle offerte che giungeranno. Il gigante senegalese è uomo da almeno 120 milioni, Allan e Insigne considerati ancora centralissimi nel progetto il che vuol dire che per meno di 50 milioni non ci si siede neppure per un caffè. Sarà vietato correre il rischio di ripresentarsi in casa dell’Arsenal con una panchina senza centrocampisti di ruolo, eccezion fatta per il giovane Gaetano. La qualità del mediano, o dei mediani in entrata sarà correlata al futuro di Allan.
Quindi l’attaccante. Chiamato a far gol decisivi, determinanti nelle sfide che contano. Il primo, vero anno di Milik in azzurro ci induce ad una valutazione positiva per il polacco. Ma oltre alla precisione questo Napoli è mancato per il fiuto del gol, cosa che solo Mertens riesce ancora a garantire. E la sensazione assai diffusa è che passato e presente, con riferimenti proprio al belga e all’inesauribile Callejon, siano ancora di grande attualità.
Chiusura dedicata al tesoretto da oltre 100 milioni che potrebbe garantire la lista di quei calciatori finiti in prestito o nel dimenticatoio perché poco adatti alle alte ambizioni del club. De Laurentiis ha assegnato a Giuntoli il compito di “smaltire”, per provare la via alternativa di un autofinanziamento che non passi necessariamente da cessioni eccellenti.
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